“Barini impicca Amt che avrà i mezzi prima ancora che i lavori siamo finiti”

 
 

Filobus, nuovo caso di mala gestio di Amt: “A causa della modifica del contratto d’appalto decisa da Barini nel 2018, l’azienda si vedrà consegnare i 39 veicoli prima ancora che siano finiti i cantieri. Avremo 39 mezzi fermi, parcheggiati chissà dove e per chissà quanto tempo. Con la modifica accresce anche di 22 milioni di euro l’importo del contratto, questo comporta che non ci sarà più un euro per le varianti del tracciato ed eventuali costi imprevisti. Un pasticcio infinito”.

A denunciarlo Flavio Tosi, che spiega: “Con la modifica contrattuale, procedendo in un’unica soluzione e di conseguenza è stato fissato un termine tassativo di fine lavori. In base a questo accordo Amt riceverà i 39 veicoli entro il 31 ottobre 2021, ma a quella data è impossibile che finiscano i lavori, dato che si registrano già oggi pesanti ritardi rispetto alla tabella di marcia. E anche succedesse che la ditta appaltatrice compisse un miracolo nel finire i cantieri in tempo utile, rimarranno ancora irrisolti i nodi dei parcheggi scambiatori di Verona Est e Ca’ di Cozzi, senza i quali il filobus non può essere messo in servizio”.

Insomma, dice Tosi, “Barini ha impiccato Amt a sostenere una spesa per la consegna e il mantenimento dei mezzi, prima ancora che quegli stessi mezzi si possano utilizzare. E ha aumentato i costi dell’appalto di 22 milioni di euro. Due esempi di grave inefficienza e pessima gestione dell’opera filobus, che per colpa di Sboarina, Barini & C. sta diventando l’incubo dei veronesi”.

Il fatto, dice, Tosi, è che “Barini non ha la minima idea delle priorità dell’ente che dirige. Mentre la sua gestione del filobus fa acqua da tutte le parti, lui pensa ad altro, tipo a organizzare delle specie di gite all’estero di Amt, che tra marzo e maggio del 2020 dovrebbe partecipare, non si sa bene a che titolo e con quale utilità, alle fiere del turismo a Berlino, Mosca e in Cina: ma se l’azienda si occupa di parcheggi e filobus!!!”.

Amt che di recente ha anche speso 2 mila euro per comprare una casella sul nuovo gioco Monopoly Verona. Dice Tosi “Sboarina da settimane va vantando delle attenzioni del celebre brand per Verona, ma pagando è piuttosto facile per tutti riceverne! Quindi Sboarina ha poco da vantarsi, perché se la sola Amt ha pagato 2 mila euro, non oso pensare il totale dei contributi del Comune e della altre partecipate all’azienda produttrice del gioco, visto che nel tabellone compaiono fatalità anche Agsm, Agec, Atv e l’Aeroporto. In buona sostanza, l’Amministrazione ha comprato migliaia di confezioni del Monopoly a spese dei veronesi”.

 
 

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