Bando trasporto pubblico: le prime repliche. Pastorello circondato

 
 

“Quod erat in votis.” Non sono tardate ad arrivare le prime repliche a quanto affermato nella conferenza stampa svoltasi questa mattina in Provincia dal Presidente Pastorello e dal Consigliere Pressi.

Inizia il Presidente di AMT Francesco Barini che dopo aver appreso della suddivisione in due lotti della gara per il trasporto pubblico locale anche se, come affermato dal Consigliere Pressi, il lotto unico sarebbe stato la scelta migliore si domanda “perché il Presidente Pastorello non ha chiesto ben prima il parere alle Autorità, se aveva già da tempo pensato che il lotto unico fosse di gran lunga la soluzione giusta ?.”

Il Presidente di AMT ricambia gli auguri di “proseguire la carriera con trasparenza” ricevuti,  forse provocatoriamente, dal Presidente Pastorello invitandolo nel contempo ad ascoltare gli 800 lavoratori rappresentati dalla sigle sindacali che ieri hanno espresso con un atto unitario alla cittadinanza la loro contrarietà al TPL suddiviso in due lotti.

In una nota i Consiglieri comunali Nicoló Sesso (Battiti), Andrea Bacciga (Battiti),
Stefano Bianchini (Forza Italia), Daniele Perbellini (Battiti), Andrea Velardi (Forza Italia), Laura Bocchi (Lega), Maria Fiore Adami (Battiti), “si uniscono alle dichiarazioni del Presidente AMT Barini ed esprimono con fermezza la  perplessità e contrarietà in merito alla decisione del presidente della Provincia Antonio Pastorello di bandire la gara del TPL a due lotti.” 

Ai Consiglieri appare inoltre singolare leggere che per il Consigliere Pressi il Comune di Verona è rimasto immobile di fronte a questa problematica negli ultimi sei mesi, dimenticandosi (Pressi) forse che il Vicesindaco Fontana e l’Assessore alla mobilità Zanotto sono del suo stesso partito e che, conoscendoli, sarebbero stati disponibili ad un immediato confronto.

Sempre secondo i Consiglieri la gara a due lotti non è obbligatoria, “altrimenti come si spiega il fatto che le vicine Padova e Rovigo hanno bandito una gara a lotto unico ?.”
A supporto di tale affermazione citano le conseguenze tecniche, operative, sociali che questa scelta comporterà negli anni a venire, nuocendo il Comune di Verona, pregiudicando il sistema trasporti, ledendo i lavoratori Atv che subiranno una divisione del proprio comparto e che creerà danni anche all’indotto turistico veronese. Senza contare che saranno i cittadini, studenti e lavoratori, ad essere penalizzati maggiormente, essendo in primo luogo costretti a munirsi di due abbonamenti anziché uno soltanto.
Il comunicato conclude con una netta presa di distanze ed affermando con sicurezza la decisa direzione di una gara a lotto unico del TPL.

A dar manforte anche arriva anche la replica di Michele Bertucco, Consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, il quale pur seguendo e vicende del trasporto pubblico veronese, e non solo, da più 20 anni (ricordiamo il suo lungo impegno in Legambiente, ndr), continuerà a studiare, come gli suggeriscono il Presidente Pastorello ed il Consigliere Pressi.

E mentre Bertucco si accinge a rispolverare i libri non può fare a meno di chiedere a Pastorello, in particolare, che bazzica la Provincia dal 1990, “come mai la Provincia di Verona dispone di un Piano di Bacino vecchio di 13 anni, per di più mai approvato dalla Regione Veneto ?. Colpa dei comunisti ?.”
Sempre Bertucco chiede ancora “che cosa ha impedito al Consigliere Matteo Pressi e all’Assessore comunale Luca Zanotto, entrambi leghisti, di parlarsi per trovare una soluzione nell’interesse dei cittadini ai quali conviene che il servizio rimanga sotto un’unica guida?.”

Secondo il pensiero di Bertucco al Presidente Pastorello e al centrodestra in generale non importa nulla  del trasporto pubblico locale. Diversamente, non si sarebbero ridotti a mettere a gara il servizio il 31 dicembre, l’ultimo giorno utile, in disaccordo con il Comune di Verona e privi di una pianificazione condivisa con la Regione. Per Bertucco inoltre sono poco rassicuranti le rassicurazioni di Pastorello in merito alla preservazione dei posti di lavoro, tanto più che il Presidente sa benissimo che l’ in-house sarebbe stata una soluzione transitoria che non avrebbe comunque assicurato il mantenimento dell’occupazione in tutte le attività collegate svolte dalle imprese satelliti di Atv.

To be continued.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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