Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare comunale Pd Verona Elisa La Paglia, Federico Benini, Carla Padovani, Stefano Vallani.
“Il pasticcio “legastellato” del rinvio dei fondi del bando periferie produce a Verona il primo effetto negativo concreto: la Direzione Edilizia Monumentale e Civile del Comune di Verona ha infatti disposto “la sospensione della gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura relativi agli interventi di restauro e rifunzionalizzazione di Palazzo Bocca Trezza”, nell’ambito appunto del “Progetto per la riqualificazione urbana del quartiere di Veronetta”.
Malgrado le rassicurazioni politiche fornite a tutti i livelli da leghisti e pentastellati, gli uffici comunali, che hanno in capo in concreto la responsabilità degli atti, hanno deciso di sospendere tutto “in attesa della conversione in Legge del DL 25/07/2018”, ovvero il decreto della discordia”. Il motivo è semplice: la conversione del decreto “potrebbe far mancare l’attuale finanziamento delle prestazioni oggetto di gara”.
Si conferma dunque che la decisione pentaleghista di mettere mano subdolamente al bando periferie, probabilmente soltanto per volontà di vendetta politica verso il precedente governo di centrosinistra che tale progetto aveva promosso, sta causando un grave danno alla città bloccando l’iter degli interventi per la riqualificazione di Veronetta. Svelata l’ipocrisia di Zaia e della lega che sostenevano che gli interventi fossero fermi. Non erano fermi erano aperte le fasi di gara, perché così si fa coi soldi pubblici”.