Bancarotta fraudolenta, la Guardia di Finanza arresta due veronesi

 
 

Arrestati dai militari della Guardia di Finanza di Verona l’amministratore di diritto e l’amministratore di fatto di una nota società cittadina operante nel settore del noleggio e della compravendita di autovetture di lusso, entrambi sono accusati del reato di bancarotta fraudolenta aggravata.

I due sono stati raggiunti nella mattinata del 21 novembre scorso presso la loro abitazione dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della città scaligera, che gli hanno notificato un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Verona Giuliana Franciosi su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Maria Diletta Schiaffino.

Per il primo, un 60 enne originario della provincia di Verona, è stata disposta la custodia in carcere; nei confronti dell’altro soggetto, una donna 51 enne anche lei della stessa provincia, il giudice ha invece disposto la misura degli arresti domiciliari.

I provvedimenti adottati sono il frutto di una complessa attività d’indagine che i Finanzieri hanno denominato GHOST CARS, proprio in ragione del fatto che i due indagati, una volta stipulato il contratto di noleggio e ottenuto il relativo pagamento di anticipo e deposito cauzionale dai rispettivi clienti, non consegnavano le autovetture prenotate, fornendo indicazioni ingannevoli circa la disponibilità e tempi di consegna degli stessi autoveicoli.

Le Fiamme Gialle hanno accertato che i due soggetti, ognuno per i ruoli ricoperti all’interno della predetta società, hanno cagionato o comunque concorso a cagionare il dissesto dell’impresa – nel frattempo dichiarata fallita dal Tribunale di Verona lo scorso aprile – compiendo atti di disposizione dei beni sociali.

E ciò, in particolare, sia con riguardo a buona parte del parco auto, destinando 47 autovetture, del valore dichiarato di oltre 740mila euro, ad un’altra società costituita ad hoc, operante nello stesso settore; sia mediante la stipula di un contratto di affitto di ramo d’azienda, ad un prezzo notevolmente inferiore al reale, con una società cooperativa rappresentata da una testa di legno e di fatto gestita dai due arrestati.

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

2 COMMENTI

    • Egregio sig. Fasoli, non sono stati citati i nomi perché il comunicato stampa pervenuto dalla Guardia di Finanza non li riportava. Spero di essere stato esauriente. Cordiali saluti, Dott. Caldelli.

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