Ballottaggio, nessuna indicazione di voto per Lella e Verona per la Libertà

 
 

A pochi giorni dal ballottaggio vengono registrate le prese di posizioni del tosiano Lella (abbastanza polemico nei confronti di chi ha frainteso il suo messaggio) e di Verona Per la Libertà (che prende le distanze dalle dichiarazioni di Alberto Zelger.

“Spiace dover constatare – la nota di Lella – che qualcuno si permette di usare il mio nome in modo scorretto, strumentalizzando oltretutto le mie dichiarazioni che non hanno dato alcuna indicazione di voto per domenica. Io sono stato eletto nella lista Tosi e quindi nel centrodestra, ma resterò all’opposizione lasciando libertà di voto.
Però non trovo serio e rispettoso nei mie confronti utilizzare in maniera così sgradevole la mia persona. Queste piccole e sterili furbizie certamente non aiutano a motivare l’elettorato di centrodestra. Poi non stupiamoci se molti veronesi preferiranno andarsene al mare, al lago o in montagna”.

Meno caustico ma ugualmente distanti da entrambi i candidati il commento dello schieramento di Verona per la Libertà.

“Pur ritenendo positive, chiare ed equidistanti le proposte del candidato sindaco Alberto Zelger, che con Verona per la Libertà abbiamo sostenuto nell’esperienza del voto amministrativo e che vogliamo ringraziare per essere stato l’unico politico veronese a ergersi contro la narrativa Covid e contro il green pass, riteniamo che la natura di una battaglia nata dalla piazza libera e non ideologica debba e possa rimanere tale.
Dobbiamo incidere giorno dopo giorno, mese dopo mese sulle decisioni di chi ad oggi sta sopra le nostre teste, senza se e senza ma, senza giustificazioni elettoralistiche e senza le promesse vane di politici di professione. Saranno infatti questi stessi politici, tra qualche mese, ad eseguire pedissequamente gli ordini dall’alto come fatto negli ultimi due anni, forse rinchiudendoci ancora, razionalizzandoci la spesa o la luce a causa della guerra della Nato in Europa, adottando una carta di credito sociale come già proposto a Bologna, o vietando ad un musicista russo di esibirsi nel Comune di Verona.
Al di là della validità e dell’accoglienza o meno di alcune proposte, conosciamo le lusinghe quando ci sono in ballo milioni di euro e quando si promette oggi per poi non riuscire più a mantenere domani “per cause non dipendenti dalla propria volontà”.

Per questo Verona per la Libertà non sosterrà mai nessun candidato sindaco già allineato alla narrativa che accompagna l’avvento del nuovo ordine mondiale.
Non siamo riusciti ad entrare in Consiglio Comunale da uomini e donne liberi? Ritorneremo nella piazza per moltiplicarla, visto il futuro che ci aspetta”.

 
 

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