“Baldo in Musica”: concerto di Avvocati e Commercialisti a Malga Ime

 
 

Nell’ambito della rassegna “Baldo in musica” si esibiranno domani domenica 14 luglio alle ore 12.00 il coro dei commercialisti e avvocati veronesi al ripiano prativo di Ime, situato nel settore sudorientale del Monte Baldo.

Per la prima volta insieme, in esclusiva per “Baldo in Musica”, entità musicali diverse si armonizzano e dialogano alternando voci e strumenti:

Il Coro dell’Ordine degli Avvocati di Verona, composto da una trentina di elementi e diretto dal Maestro Paolo De Zen, trova la sua origine nel 2008 su proposta dell’avv. Aldo Bulgarelli, Presidente emerito del Consiglio dell’Ordine. L’attività artistica è finalizzata ad esecuzioni concertistiche di carattere istituzionale, culturale e benefico, con numerosissimi concerti in favore di varie Associazioni no profit ed esecuzioni in Italia e all’estero.

I “Modelli Unici” sono un coro di professionisti dei numeri che si dilettano con la musica, sperimentando brani spiritual, jazz, gospel, etno, pop e classica con spirito. Il coro nato nel 2011 su iniziativa di alcune professioniste iscritte all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Verona che, colte dall’entusiasmo e dalla passione per la musica, hanno desiderato dare vita ad un progetto corale.

Luca Donini è un sassofonista, clarinettista e compositore. È considerato dalla critica musicale un artista di prestigio in Italia e all’estero; di lui si sottolineano le capacità di compositore sensibile e attento a tutte le forme sonore contemporanee, capace di mettere insieme culture musicali differenti, spaziando tra jazz, fusion e etno jazz con sonorità anche medio orientali.

Il ripiano prativo di IME sul Baldo è un luogo dove “i pascoli contornano una settecentesca dimora signorile di proprietà Nichesola e successivamente Canossa. Il prato dove si svolge il concerto è racchiuso e protetto da un bosco di grandi faggi, abeti, sorbi e betulle. Questa “cattedrale” verde ospita fiori rari e molti animali selvatici. All’alba, con un po’ di fortuna, è possibile osservare il timido capriolo o seguire i passi felpati della volpe. Spesso il silenzio è interrotto dal tambureggiare dei picchi. Rivolgendo lo sguardo verso la parte sommitale si stagliano nette le creste di Naole, sopra le quali, nelle giornate limpide e di forte vento, è possibile ammirare un affascinante e misterioso caleidoscopio di nuvole. Nel ripido pendio sottostante, formato da un mosaico di praterie, speroni rocciosi e mughi, è ancora presente il raro fagiano di monte; alla fine dell’inverno i maschi, inconfondibili per la coda a forma di lira e le sopracciglia rosse, lottano nelle “arene di canto” per accoppiarsi con le femmine più belle”.

 
 

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