Badia Calavena, sorpreso bracconiere mentre cattura uccellini con reti vietate

 
 

Dopo giorni di appostamenti nelle campagne del comune di Badia Calavena, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Tregnago hanno colto in flagranza un agricoltore della zona che, dopo aver posizionato tra gli alberi una rete di circa nove metri quadrati, era intento a raccogliere i frutti della caccia abusiva, frutti costituiti da alcuni esemplari di pettirosso e cinciallegra che, rimasti imprigionati nelle maglie della rete, erano morti di fame.

La rete e l’avifauna sono stati sottoposti a sequestro e l’agricoltore ora dovrà rispondere del reato di “uccellagione”, previsto e punito dagli articoli 3, 21 lett. U) e 30 lett. E) della Legge n. 157/92 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, reato che importa la pena dell’arresto fino ad un anno o dell’ammenda da euro 774 a euro 2.065.

La legge n. 157 del 1992 distingue l’uccellagione, che a norma dell’art. 3 è sempre vietata, dall’attività venatoria che è consentita se è esercitata nei tempi e nei modi previsti dalla legge.

Tale modalità di prelievo venatorio è, quindi, particolarmente insidiosa in quanto idonea alla cattura, in via permanente, di un numero indiscriminato di esemplari, con possibilità di colpire anche volatili per i quali la cattura non è in alcun modo consentita, come nel caso in questione.

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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