Avvocati veronesi valutano l’impatto del Covid sulla categoria

 
 

Avvocati in assemblea per fare il punto sul 2020, anno segnato dall’emergenza sanitaria che ha stravolto anche l’attività forense. Alla Gran Guardia si sono dati appuntamento avvocati in presenza e professionisti collegati da remoto salutati dal collega sindaco Federico Sboarina.
Un’attività intesa quella del Consiglio dell’Ordine scaligero illustrata dalla presidente Barbara Bissoli che ha evidenziato anche l’andamento delle iscrizioni.

Si mantengono sostanzialmente stabili gli avvocati con un calo tra i giovani ma in crescita le aspiranti avvocate.
A fronte di 2674 avvocati al 31 dicembre 2020 (+0,56% rispetto al 2019) i praticanti erano 481 (-14,6% rispetto all’anno prima). 1390 gli avvocati maschi seguiti dalle avvocate che erano 1284: un significativo recupero delle toghe femminili che fino a venti anni fa rappresentavano la minoranza.
I praticanti iscritti sino al 2020 erano 193 maschi e 288 femmine. Nell’anno 2020 i nuovi avvocati che hanno prestato il giuramento e si sono iscritti all’Ordine veronese sono 62, mentre 18 i nuovi praticanti.

“Dopo alcuni mesi davvero complicati per il funzionamento del comparto giustizia si è riusciti a recuperare una certa normalità, grazie all’impegno degli operatori del settore”, precisa Barbara Bissoli che ha sottolineato come la pandemia abbia avuto anche un altro effetto: quello di intensificare gli incontri tra la presidenza del tribunale, la procura della repubblica, i magistrati, i vertici dell’avvocatura e i dirigenti amministrativi degli uffici. “Così – aggiunge la presidente – è stato nel caso della regolamentazione degli accessi alle cancellerie dove attualmente funziona un sistema di appuntamenti sia nel settore penale che in quello civile. Registriamo ancora un aumento di avvocati, ma ci rendiamo conto che il trend sta cambiando dal momento che invece il numero di praticanti è in netta diminuzione.Aumenta il divario di genere che diventa a netta maggioranza femminile tra i colleghi più giovani e tra i praticanti”.

“Un altro tema su cui gli avvocati hanno sempre collaborato fattivamente con il tribunale –evidenzia Barbara Bissoli – è quello della violenza di genere, problema che si è amplificato notevolmente durante il recente periodo di lockdown. Abbiamo rivolto alla presidente del tribunale la proposta di un tavolo permanente per elaborare insieme buone pratiche sia in ambito civile sia in ambito penale, come accade già in altri tribunali italiani, e per provare ad organizzare una formazione comune, che responsabilizzi gli operatori del diritto rispetto ad una tematica che crea grande allarme sociale e insicurezza collettiva.”

Sono stati insigniti con il sigillo dell’Ordine due avvocati per l’impegno e competenza dimostrati: Claudio Avesani, presidente della Camera Penale veronese per l’attività di coadiuvare il Consiglio dell’Ordine nella collaborazione prestata al Tribunale per garantirne il funzionamento nelle fasi acute della pandemia e Franco Zumerle, coordinatore della Commissione consiliare per l’Informatica dell’Ordine.
La Presidente del Tribunale di Verona, Antonella Magaraggia, ha fatto il bilancio di un anno difficilissimo per il comparto Giustizia assicurando la ripresa in sicurezza dell’attività giudiziaria, che ha vissuto anche un drammatico lockdown imposto dal Legislatore.

Ospite dell’assemblea è stato lo psicanalista e scrittore Massimo Recalcati, che ha parlato di “Legge e Desiderio”. “In quest’anno così importante – spiega Bissoli – sia perché segue un anno difficilissimo per molti di noi, sia perché si profilano profondi cambiamenti nel settore della Giustizia, che dobbiamo essere pronti ad accogliere, abbiamo ritenuto fondamentale l’insegnamento del prof. Recalcati, che ha fatto della ripartenza delle persone la legge e il desiderio della sua vita professionale”.

Nel pomeriggio si sono poi succeduti gli impegni solenni dei nuovi avvocati e dei praticanti abilitati, di nuovo alla presenza del Consiglio dell’Ordine riunito in assemblea pubblica per la prima volta dall’ultima Assemblea degli Avvocati, tenutasi sempre nel Palazzo della Gran Guardia nel settembre del 2020; da allora, infatti, i giovani che si sono via via affacciati alla professione, per mancanza di spazi adeguati, hanno dovuto leggere la formula dell’impegno solenne davanti ad un computer.

 
 

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