Divieto di circolazione per tutti i veicoli con fermo fiscale. Lo ha chiarito il 22 novembre il ministero dell’Interno con una circolare che recepisce la sentenza della Cassazione numero 16787 del 24 maggio 2022.
Nella sostanza, come sentenziato dalla Corte di Cassazione, che rimanda all’articolo 214 del codice della strada: chi circola abusivamente con un veicolo sottoposto a fermo o consente che altri vi circolino abusivamente, è punito con una sanzione amministrativa che oscilla tra 1.984 e 7.937 euro.
Passaggi storici. A gennaio 2019 una circolare dell’Interno aveva stabilito che non fosse più sanzionabile la circolazione di un veicolo sottoposto a fermo fiscale ex articolo 86 DPR 602 del ’73. Dopo una sentenza della Cassazione il ministero dell’Interno ha invece deciso di cambiare orientamento. E questo orientamento impone agli organi di polizia stradale che fermano o individuano un veicolo sottoposto a fermo magari mentre è in sosta di applicare l’articolo 214 comma 8.
La sanzione, quindi, si applica a chiunque conduca il veicolo, anche se diverso dal proprietario a cui andrà comunque notificato il verbale. E’ una importante novità che può avere pesanti ricadute sulle migliaia di veicoli oggi in circolazione sottoposti a fermo fiscale da parte delle numerose concessionarie di riscossione. Occorre perciò verificare attentamente le singole situazioni, considerato che il controllo alla banca-dati del Pubblico Registro Automobilistico dell’Automobile Club, avviene in tempo reale da parte delle pattuglie.
“Va posta la massima attenzione su questa nuova direttiva ministeriale – ha spiegato l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi –, che ha un impatto rilevante in termini di sanzione e di sicurezza per chi circola. Una novità importante a cui va data la massima divulgazione possibile, perché tutta la cittadinanza interessata ne venga a conoscenza. Si tratta di una normativa ministeriale applicata a veicoli sottoposte a un fermo per evidenti debiti nei confronti dei soggetti pubblici”.