Rispettare il Codice della Strada è fondamentale per garantire sicurezza e ridurre al minimo la probabilità di incorrere in incidenti. A questo però si aggiungono altri fattori, come il diritto al riposo dei lavoratori del settore dei trasporti su strada, spesso costretti a turni di guida lunghi e massacranti.
Proprio di questo caso è stato protagonista un conducente di un autocarro che, lo scorso 12 settembre, è stato coinvolto in un incidente all’uscita dello Stadio sulla tangenziale nord. L’uomo, dopo aver urtato un’autovettura ed essere risultato positivo all’alcol, si è poi visto sanzionare ben 40 verbali a causa dei dati non in regola della carta tachigrafica, che registra tempi di guida e riposo del conducente.
Il controllo da parte della Squadra Controllo Autotrasporto della Polizia locale di Verona, nei 28 giorni precedenti il sinistro, hanno riscontrato la violazione al regolamento CE n. 561/2006 per un importo di 16.000 euro.
Durante quel periodo il conducente non ha mai usufruito di un riposo settimanale adeguato, in quanto ha riposato al massimo 22 ore per tutto il mese. La norma invece prevede periodi di riposo regolari settimanali da 45 ore, o ridotti da 24 ore minime, che poi devono essere recuperati entro la terza settimana con una sequenza consentita di 45-24-45-24-45+21 ore recupero.
L’autista inoltre non ha neppure usufruito di riposi regolari, o ridotti in modo adeguato, di 11 ore o 9 ore, effettuandone spesso di sole 6 ore, in violazione alle norme vigenti. Si è accertato dunque che in alcuni giorni l’uomo avesse guidato per 48 ore consecutive, senza riposo o al massimo di due ore, violando il tempo di guida massimo consentito nella settimana, e nelle due settimane consecutive oltre alle pause giornaliere.
La ditta per la quale opera il conducente verrà segnalata alla Direzione Provinciale del Lavoro per non aver organizzato i turni di lavoro in modo adeguato.