Assonologarda, aziende con l’acqua alla gola

 
 

“Abbiamo riaperto impegnandoci ad assumere tutto il personale che impiegavamo gli scorsi anni, ma se continua così non sappiamo per quanto tempo saremo in grado di fare fronte agli impegni economici”.

Lo afferma Ilenia Mosele, presidente di Assonologarda-Confcommercio Verona. I problemi per le aziende di settore che operano sul lago sono numerosi sia per le attività economiche svolte su concessione portuale sia, soprattutto per quelle nella categoria dell’extra portuale, cui fanno riferimento il 75-80% del totale delle imprese veronesi di settore.

“L’assessore regionale Elisa De Berti è molto attiva e vicina alla nostra categoria – aggiunge Mosele – mentre per l’extra portuale, seguito dall’assessorato all’ambiente, nonostante le numerose richieste di confronto e di agevolazioni indispensabili per restare a galla, non abbiamo ancora avuto risposta”.

La prima emergenza è economica: Assonologarda chiede di “di dimezzare gli importi da pagare relativi ai canoni di concessione scadenti nei prossimi 12 mesi“. In secondo luogo l’associazione fa presente che “non ci sono le condizioni per poter procedere ai rinnovi delle concessioni in scadenza, che significa programmare investimenti per il sostentamento dell’attività e per un suo svolgimento in armonia con l’ambiente, oltre a possedere una disponibilità per l’offerta economica difficile da realizzare in mancanza di lavoro e nell’incertezza delle prospettive future”.

Su questo punto Assonologarda propone pertanto di prevedere una proroga che si allinei a quella prevista, a livello nazionale, per le analoghe concessioni marittime ai sensi della legge n.145/2018. “La proroga assicurerebbe agli imprenditori di attivare nuovi investimenti e di poter avere tempi certi per il loro rientro, nell’ottica di guardare in modo lungimirante alla scadenza della concessione”, evidenzia Mosele.

Alla luce della recente emanazione da parte della Regione Veneto delle nuove Linee guida per l’assegnazione e la gestione degli spazi in acqua e a terra delle zone portuali del Lago di Garda, l’associazione ritiene sarebbe opportuno avere regole omogenee tra concessioni portuali ed extra portuali, sia in termini di durata che di modalità di assegnazione, tenuto conto che l’offerta economicamente più vantaggiosa può anche permettere di individuare criteri vantaggiosi da un punto di vista ambientale.

In buona sostanza, sottolinea Assonologarda, “ci piacerebbe poter lavorare, anche se solo per un turismo fortemente ridimensionato, nelle migliori condizioni possibili, con la consapevolezza di contribuire attivamente nell’immediato e sicuri per il futuro, alla ripresa del turismo e alla serenità delle famiglie dei nostri collaboratori”.

“In questa fase – conclude Mosele – le nostre attività lavorano piuttosto bene nel weekend mentre negli altri 5 giorni della settimana c’è poco o nulla: non possiamo essere in grado di rispettare gli impegni di una stagione normale, tanto più che dai Comuni Veronesi stanno arrivando le richieste dei pagamenti dei canoni. Chiediamo a Regione e amministrazioni locali di ascoltarci e attivarsi per ridare fiato al nostro settore”.

 
 

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