«Siamo sempre stati per il libero mercato, purché con regole chiare e nel rispetto della legalità per tutti». Con queste parole l’associazione interviene per chiarire la propria posizione di un articolo che — «nella fretta della sintesi» — avrebbe riportato una tesi non corretta rispetto al pensiero espresso.
L’associazione sottolinea di aver da sempre collaborato con le istituzioni locali, nel pieno rispetto delle normative nazionali e comunali, anche in materia urbanistica. «Questo non significa però essere favorevoli a blocchi o a interventi che modifichino la destinazione d’uso degli immobili», spiegano, giudicando tali misure «di impossibile applicazione e lesive della proprietà privata».
La posizione, ribadiscono, è quella di un’apertura al dialogo su proposte che possano limitare una crescita “selvaggia” del settore, fenomeno che si verifica soprattutto con l’ingresso sul mercato dei grandi gruppi, «che finiscono per snaturare l’essenza stessa dell’ospitalità».
«Siamo contrari a limiti che penalizzino i proprietari privati — conclude l’associazione — che devono essere liberi di gestire i propri immobili nel modo più efficiente e nel rispetto delle regole».







































