Nella serata di ieri, 01.03.2025, i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Verona hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 40enne di origini marocchine, già noto alle forze dell’ordine, e un Ispettore dell’Arma dei Carabinieri, 58enne, in servizio presso la Compagnia di Caprino Veronese. In particolare, i due sono stati osservati nel momento in cui, in un parcheggio, il militare depositava un sacchetto in una Panda velocemente affiancatasi alla sua macchina privata: all’atto del controllo dell’utilitaria, il conducente veniva trovato in possesso, all’interno di quel plico, di due buste contenenti poco meno di kg.2 di cocaina, recuperata e sequestrata.
Conseguentemente, le attività sono proseguite con il fermo dell’Ispettore, per la verifica della sua posizione e della disponibilità di sostanze stupefacenti: al termine delle successive perquisizioni, svolte direttamente dai suoi colleghi sia in ufficio che nella sua abitazione, vi sono gravi indizi di colpevolezza che la stessa sia riferibile a partite di droga sequestrate in precedenti operazioni di servizio, prossime alla distruzione, e di cui il militare aveva personalmente la custodia in relazione ai suoi incarichi e alle sue incombenze.
Date le evidenze, i Carabinieri hanno arrestato sia l’Ispettore dell’Arma che il destinatario dello stupefacente, traducendo entrambi presso la casa circondariale di Verona. Ad entrambi viene contestato il delitto di cui all’art. 73 dpr 309 del 1990 ed al militare altresì il delitto di peculato.
Nella circostanza, questa Procura della Repubblica conferma la piena fiducia all’Arma dei Carabinieri della Provincia di Verona, che ha operato con trasparenza e determinata professionalità anche in occasione della delicata attività nei confronti di un appartenente alla stessa Istituzione, sempre con il primario obiettivo di garantire il rispetto della legalità e l’interesse della collettività.