Asili Nido – Verzè: “Servono investimenti e orari più flessibili per le famiglie”

 
 

In Veneto, l’83% di bambine e bambini non ha accesso agli asili nido pubblici. Semplicemente non ci sono i posti, né gli asili. 

“Quando ci dicono di fare figli – sottolinea Beatrice Verzè, candidata al Consiglio regionale con Le Civiche Venete – evidentemente si dimenticano di dirci che, per loro, non ci sarà posto negli asili nido del Veneto. Né che per le famiglie ci sarà un reale supporto, perché questi servizi semplicemente mancano. Se vogliamo cambiare le cose, bisogna partire proprio da qui: come primo punto vanno previsti investimenti, seri e continuativi, per incrementare il numero di strutture per la prima infanzia. Servono asili nido, si trovino i soldi per realizzarli. Poi, bisogna lavorare per migliorare e rendere più accessibile ciò che già c’è. Quindi, adattiamo il servizio alle reali esigenze delle famiglie e se c’è bisogno di incrementare gli orari di asili nido o scuole per l’infanzia e renderli più flessibili, lo si faccia”.

Che questo sia un obiettivo raggiungibile lo dimostrano i risultati delle regioni vicine. In Lombardia, i posti disponibili nei servizi educativi per la prima infanzia sono 36 ogni cento bambini, in Emilia Romagna il 43,1%.

Un altro punto centrale sono le rette che gravano su genitori e famiglie. “Se davvero vogliamo che gli asili nido siano accessibili e le famiglie non si sentano abbandonate – analizza Verzè – allora bisogna agire per ridurre le rette, con l’obiettivo di arrivare ad azzerarle. Così investiamo in un welfare giusto e creiamo un modello di Veneto diverso da quello con cui dobbiamo fare i conti oggi, che non funziona. Se diamo risposte concrete con servizi che funzionano, creiamo comunità in grado di attrarre le forze migliori. Perché investire nei servizi per la prima infanzia significa investire nel futuro del Veneto”.