Arte e gioco per recuperare le radici romane; Stefano Arienti ad ArtVerona

 
 

È Stefano Arienti l’artista invitato a realizzare il Red Carpet di ArtVerona 2022 #ITALIANSYSTEM.

Il Red Carpet di ArtVerona, segno identitario del nuovo corso della manifestazione intrapreso con la direzione artistica di Stefano Raimondi, è una monumentale opera che prende la forma di un tappeto di cinquecento metri quadri, pronto ad accogliere i visitatori all’ingresso della fiera, offrendo un’esperienza coinvolgente per il pubblico che si trova immediatamente immerso nell’arte.
Il progetto è realizzato anche per la sua seconda edizione in partnership con Aquafil S.p.A., uno dei principali attori in Italia e nel mondo nella produzione di fibre sintetiche da materiale di riciclo.

Stefano Arienti (Asola, MN, 1961), tra i più apprezzati autori italiani contemporanei, realizzerà per la Galleria dei Signori di ArtVerona un grande tappeto modulare intitolato Corso Europa (da G.B. Piranesi).

Ispirata all’opera del celebre architetto e incisore settecentesco veneto, la strada diventa nelle mani di Arienti una riflessione sul continente europeo, comprendendo tutti gli Stati che hanno fatto parte a vario titolo della sua storia.
L’artista è partito da due incisioni presenti nel primo volume di ‘Le antichità romane‘ di Piranesi, pubblicato nel 1756, che portano entrambe la seguente didascalia: frammenti di marmo della pianta di Roma antica, scavati saranno due secoli, nelle rovine del tempio di Romolo, et ora esistenti nel Museo di Campidoglio.
Ritagliando, ruotando e giustapponendo le porzioni di queste immagini Arienti ha riorganizzato i frammenti come se fossero il lastricato di una strada, che può ricordare i basolati romani, ma anche le pietre su cui camminare in un giardino roccioso.

È rimasto un pizzico di eredità romana – afferma Stefano Arienti – nella cultura e geografia dell’Europa contemporanea, continente dagli incerti confini geografici e culturali in particolare a Est. I nomi degli stati che sono presenti nel continente europeo caratterizzano i massi della strada, ma non c’è un criterio preciso con cui sono disposti, e si orientano diritti rovesci e di traverso, un po’ come le scritte romane già presenti nei frammenti. L’estremo ingrandimento delle immagini originali (entrambe mm 465 x 680) trasforma i pezzi di marmo in giganteschi pietroni su cui si può stazionare anche in un piccolo gruppo e ci si può persino divertire a saltare da masso a masso”.

L’opera di Stefano Arienti – dichiara Giulio Bonazzi, Presidente di Aquafil – è realizzata in filo rigenerato ECONYL®, un filo di nylon completamente ottenuto dal riciclo di rifiuti plastici, come reti da pesca usurate, tappeti, tessuti o rifiuti industriali, ed è pensata per essere scomponibile, al termine della manifestazione, in tante opere più piccole che potranno così sostenere il lavoro delle associazioni che si dedicano al riciclo e al recupero per la salvaguardia ambientale. Una ricaduta sul sociale che riteniamo davvero importante e densa di significati. Anche per questo ringraziamo l’azienda Sit-In che lo ha prodotto”.

ArtVerona è organizzata da VeronaFiere.
La direzione artistica di Stefano Raimondi è coadiuvata da un consolidato team di critici e storici dell’arteJessica Bianchera, Ginevra Bria, Giacinto Di Pietrantonio, Marta Ferretti, Giulia Floris, Elena Forin, Maria Marzia Minelli, Claudia Santeroni, Maria Chiara Valacchi, Saverio Verini – a cui si aggiunge Domenico Quaranta, noto per la sua indagine sulla new media art e sull’impatto dei media digitali sull’attività artistica, in qualità di nuovo curatore della sezione Evolution.

 
 

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