Arsenale: i lavori di rifacimento dei tetti proseguono

 
 

Grazie ad alcune economie durante i lavori, che hanno permesso un risparmio sul costo preventivato, il tetto della palazzina 3 dell’ex Arsenale sarà rifatto completamente, e non solo in parte come previsto in precedenza.

Già completata invece l’intera copertura della palazzina 10, nel cortile ovest del compendio militare, sgomberato il sottotetto dal materiale di scarto, ripulita la muratura esterna dalle erbacce e dalla vegetazione infestante.

Sono questi i primi interventi urgenti per mettere in sicurezza alcune palazzine della corte ovest dell’Arsenale, che proseguono speditamente per terminare entro l’estate.

Si tratta di opere necessarie per fermare le infiltrazioni d’acqua, la principale causa di degrado degli edifici del complesso, avviate a novembre e finanziate con 400 mila euro.

Interventi provvisionali ma che, oltre a mettere in sicurezza le palazzine, permettono più puntuali accertamenti sullo stato delle coperture esistenti ma anche sugli edifici e le diverse problematiche, per un cantiere work in progress in vista del progetto di riqualificazione dell’intero Arsenale.

Sul posto, per la verifica sullo stato dei cantieri, gli assessori alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala e ai Lavori pubblici Luca Zanotto. Presente anche la presidente della commissione temporanea Arsenale Paola Bressan e il consigliere comunale Matteo De Marzi.

“Riuscire a rifare completamente anche tutta la copertura della palazzina 3, è davvero una bella notizia – afferma l’assessore Segala -. Questi tetti erano in uno stato di così forte degrado, che sarebbe stato davvero rischioso lasciarli alle intemperie di un altro inverno. Inoltre, averli messi in sicurezza, ci consente di progettare il recupero complessivo partendo dal corpo centrale, che sarà infatti oggetto dei primi interventi del progetto esecutivo, a breve al vaglio della giunta”.

Sotto l’aspetto tecnico, i lavori hanno previsto la rimozione e la sostituzione dei manti in lastre ondulate, gravemente danneggiati, con un sistema di copertura provvisorio, in lastre autoportanti di lamiera grecata preverniciata con finitura colore rosso Siena, concordato con la Soprintendenza.

Prevista anche la sostituzione e il ripristino funzionale delle grondaie e degli scarichi pluviali.

Di notevole incidenza gli oneri per la sicurezza dei lavoratori (pari al 35 per cento dell’importo in appalto), dovuti alla necessita di idonei piani di lavoro sia interni che esterni agli edifici, per l’esecuzione delle opere in quota.

 
 

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