ARERA e rifiuti urbani: chiesti a concessionari e Comuni dati sulla qualità del servizio. Scadenza 8 novembre

 
 

Con la Determina n. 3 del 10 ottobre 2019, ARERA ha promosso la raccolta di dati riguardanti la qualità del servizio rifiuti, sia da parte di società concessionarie, comprese quelle in house, sia di Comuni che gestiscono il servizio in economia.

Scade l’8 novembre il termine per trasmettere dati e informazioni e dichiarazione di veridicità di quanto comunicato. La determina è stata adottata in applicazione alla Delibera n. 226/2018/R/RIF con la quale l’Autorità ha avviato un procedimento per l’adozione di provvedimenti in materia di qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani.

Le prime analisi ricognitive sul settore dei rifiuti urbani e gli incontri tecnici con i soggetti e le associazioni che ne rappresentano gli interessi hanno permesso di rilevare l’elevato grado di eterogeneità nei modelli organizzativi e nella regolazione locale del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, nonché la sensibile frammentarietà e limitata disponibilità delle fonti informative sullo stato dei servizi.

Con riferimento alla qualità del servizio, la ricognizione ha evidenziato:
– la disomogenea adozione di standard di qualità da parte dei gestori del servizio;
– l’eterogeneità dei livelli prestazionali adottati;
– la scarsissima diffusione dei sistemi di ristoro all’utenza in caso di prestazione qualitativamente inferiore rispetto allo standard minimo garantito;
– l’esigua diffusione di strumenti di verifica e di monitoraggio delle prestazioni
effettivamente erogate dal gestore del servizio.

La raccolta dati, per la quale l’Autorità ha predisposto uno specifico manuale d’uso, dovrà fornire per ogni gestione del servizio informazioni e dati su al fine di:

  • individuare gli indicatori e gli standard di qualità garantiti dagli operatori e verificare le relative modalità di applicazione, inclusa la gestione dei casi di mancato rispetto degli standard per cause imputabili al gestore;
  • verificare la diffusione delle Carte della qualità del servizio oltre che il formale contratto di servizio in essere;
  • individuare eventuali relazioni tra il modello di organizzazione del servizio e la qualità effettivamente erogata dal gestore;
  • effettuare le valutazioni necessarie per regolare la qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, ovvero dei singoli servizi che lo compongono, identificando possibili aree di omogeneizzazione ed efficientamento degli standard attualmente vigenti al fine di facilitare l’attuazione di standard qualitativi obbligatori e omogenei sul territorio nazionale;
  • applicare e garantire la trasparenza, con riferimento a quanto comunicato sul proprio sito web ed altre tipologie di comunicazioni utilizzate, trasmettendo anche il modello del documento di riscossione, cioè fattura o invito al pagamento.

Sono tenuti alla compilazione della suddetta raccolta i soggetti che al 31 dicembre 2018 svolgevano le attività, così come definite nell’Anagrafica Operatori dell’Autorità, di raccolta e trasporto e/o spazzamento delle strade, ivi inclusi i comuni che gestiscono tali attività in economia.

La vasta raccolta di dati permetterà ad ARERA di implementare le informazioni riguardanti i gestori il servizio di raccolta e trasporto (sono esclusi quindi dall’adempimento i soggetti che svolgono esclusivamente le attività di recupero e smaltimento), al fine di poter essere meglio aderente alla realtà in caso di emanazione di futuri atti di regolazione.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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