Apre a Verona ‘Yume Ramen’, un ristorante Zen dove si prepara il cibo dell’anima giapponese

 
 

Togliere pensieri inutili, togliere persone inutili e togliere oggetti inutili. Perché solo togliendo ci si rende conto di ciò che è importante davvero.

È questa, in estrema sintesi, la filosofia Zen giapponese.
Ed è questa lo filosofia di Yume Ramen, il nuovo Ramen Bar d’ispirazione Zen che aprirà a Verona in via Sant’Antonio 4/a.

Anche se gli italiani erroneamente, pensano che la cucina giapponese significhi Sushi e poco altro, in realtà la cucina giapponese – una delle pochissime ad essere riconosciute come Patrimonio Unesco – offre una varietà incredibile.
In particolare il Ramen, il piatto più popolare del Giappone, molto più del Sushi.

Non solo, il Ramen è considerato “The Soul Food of Japan“, cibo dell’anima giapponese. Importato a fine 900 dalla Cina, si è diffuso in Giappone dopo la seconda guerra mondiale. Il Paese del Sol Levante, distrutto dalle bombe atomiche e umiliato, andò incontro al peggior raccolto di riso della sua storia. Cominciò ad importare grano dagli USA, con il quale cominciarono a preparare i noodles.

Il Ramen si diffuse rapidamente, come piatto del popolo. Si può in qualche modo dire che il Ramen sia diventato il piatto che ha sfamato i giapponesi nel dopoguerra, ed è diventato simbolo del loro processo di occidentalizzazione.

Insomma, proprio come i nostri Risi e Bisi o i Bigoli con il musso, il Ramen è il piatto povero ma gustoso che tutti adorano, il cui significato va oltre alle materie prime di cui è fatto.

Sì perchè le materie prime di cui è composto sono piuttosto povere. Tuttavia è estremamente gustoso, grazie alle lunghissime cotture. Il brodo in particolare, molto più complesso e sofisticato rispetto a quello italiano, racchiude profumi e aromi unici.

Grazie alla varietà dei suoi componenti (colori, sapori, odori, consistenze, composizione), il Ramen per i giapponesi è simbolo dell’Universo. Un universo racchiuso in una ciotola, dall’equilibrio gustativo e visivo perfetto.

Da qui deriva la magia del Ramen, cibo dell’anima che avvicina le persone ai propri obiettivi di vita.

Per questo a Yume Ramen invitiamo le persone a scrivere e appendere il loro sogno sulla nostra parete.

In Giappone è estremamente diffuso il concetto di Ikigai, la ragione di vita. I genitori spingono i loro figli a cercare dentro di sè il motivo per cui vivere. Numerosi studi testimoniano che chi vive seguendo un obiettivo chiaro, vive una vita più felice e più lunga.

Abbiamo cercato di seguire questo filo conduttore in Yume Ramen, per questo chiediamo ai nostri Ospiti di pensare e scrivere il proprio obiettivo, rendendolo pubblico. Siamo convinti che abbiamo così tanto da apprendere dalla filosofia Zen Giapponese, per portare maggiore armonia e consapevolezza nel nostro mondo Occidentale.

Yume Ramen cerca di rispettare, per quanto possibile, le tradizioni del tipico Ramen Bar Giapponese, dalle ricette tradizionali alla tipologia di esperienza: a Yume Ramen non è possibile prenotare, non ci sono tavoli separati (ma solo tavoli in condivisione e mensole), il menu è focalizzato su Ramen e Noodles, non ci sono dolci né caffè.

Le stoviglie sono tutte in ceramica giapponese Shino, lavorate artigianalmente in stile Wabi Sabi: ognuno è diversa e splendidamente imperfetta.

Il design del locale è pensato perchè ci sia il meno possibile. Tutto per lasciare spazio al Ramen e ai sogni dei nostri Ospiti.


Perché abbiamo scelto di aprire a Verona?

Il Ramen e la cultura Zen sono i nostri due pilastri, la nostra essenza, che insieme aiutano a focalizzare i propri obiettivi di vita. Del resto, ci chiamiamo Yume Ramen per questo (Yume in giapponese significa Sogno). In Italia le persone vivono senza chiari obiettivi di vita e un piatto così POP e poeticamente punk come il Ramen è certamente il miglior modo per diffondere questa cultura. Di qui la volontà di replicare il nostro format.

Dopo Rimini e Cesena, abbiamo sentito il desiderio di replicare Yume Ramen.

La scelta della location è legata alla nostra natura: amiamo il centro delle città, così piene di vita e di storia, ma non le vie troppo trafficate. Ci piace l’idea di essere scelti, non di essere guardati perchè siamo in prima linea. Quando abbiamo trovato questa splendida location in un palazzo di Via Sant’Antonio 4/a, non abbiamo avuto dubbi.

 
 

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