Approvata la proposta di recupero dell’ex Arsenale. Le Reazioni

 
 

Con 20 voti a favore e 12 contrari il Consiglio comunale ha approvato la proposta di recupero e riqualificazione in regime di project financing del compendio immobiliare dell’Arsenale, dichiarandone il pubblico interesse.

Il Progetto, proposto dall’Ati costituita dalle società Italiana Costruzioni e Na.Gest. Global Service e stimato in 45 milioni di euro, verrà realizzato utilizzando un modello di partnership Pubblico-Privata, secondo lo schema della Finanza di Progetto, con una durata della concessione pari a 50 anni.

La Proposta di Finanza di Progetto presentata prevede:

– il restauro completo del complesso architettonico dell’Arsenale di Verona, riportandolo all’impianto asburgico originario e demolendo superfetazioni e corpi aggiunti incongrui;

– la manutenzione programmata e continuativa per tutta la durata della Concessione

La costruzione di spazi pubblici (giardini, boulevard, corti, ecc.) che trovano al centro dell’Arsenale la realizzazione di un Parco dell’Arte Contemporanea tra cui la proposta di una grande architettura di vetro, che copre parte del cortile interno della corte centrale e che si offre come spazio espositivo per l’arte contemporanea.

Le aree non edificate dell’Ex-Arsenale, ovvero tutte le aree a verde scoperte e gli spazi pedonali interni al Complesso, saranno aperte al pubblico, con oneri di gestione in capo al Concessionario che dovrà eseguire anche i lavori di bonifica, di recupero e riqualificazione dell’intero complessi.

Nell’ambito del progetto l’Amministrazione ha richiesto di realizzare:

una scuola pubblica dell’infanzia con un asilo nido integrato, rispettivamente per 60 e 20 bambini, attualmente mancante nel quartiere; l’edificio è previsto nell’ambito dei padiglioni della corte est;

un padiglione, aperto al pubblico e visitabile, dove collocare una parte delle collezioni del Museo di Storia Naturale, comprensivo di altri spazi complementari all’attività museale (laboratori, biblioteche, sezioni scientifiche, sezioni didattiche, spazi per attività formative e di studio).

LE REAZIONI

La delibera è stata contestata dal Comitato Arsenale secondo il quale si tratta di un grave errore ed un grave danno per la città di Verona, non solo per l’uso privatizzato che si vuol fare dell’Arsenale ma anche per una serie di caratteristiche negative di dettaglio insite nel progetto.

Pier Luigi Paloschi (Lista Tosi): “dopo più di vent’anni di idee, proposte, progetti finiti nel nulla, diamo il via al recupero e alla valorizzazione dell’ex Arsenale austriaco, attraverso un modello di partnership Pubblico-Privata, unica strada percorribile in tempi difficili per i bilanci degli enti locali. Con questo progetto un bene prezioso quale l’Arsenale potrà tornare alla fruizione dei cittadini veronesi, diventando un nuovo importante polo culturale cittadino, oltre che un attrattore turistico di assoluto valore”.

Michele Bertucco (PD) “è un intervento che avrà un peso insostenibile per la città e che lascerà la futura amministrazione senza più risorse a disposizione. E’ evidente che non si tratta di un progetto strategico, ma di un progetto della disperazione di questa Amministrazione, che ha visto morire tutti i progetti per le grandi opere e l’unico che forse riuscirà a far partire è questo”.

Eugenio Bertolotti (PD) “è una proposta presentata alla città in maniera frettolosa e inadeguata. Il progetto prevede che il complesso diventi un nuovo polo culturale, ma la proposta culturale si limita ad una copertura della corte centrale. Mi chiedo se non c’erano prospettive diverse, come quella del trasferimento del Museo di Storia naturale”.

Elisa La Paglia (PD) “nonostante la nostra disponibilità a confrontarci in modo positivo per ragionare sull’idea di città che sta dietro il progetto di recupero dell’Arsenale e sulle sue funzioni e destinazioni d’uso, il Consiglio comunale è stato totalmente escluso. Da un punto di vista economico questa soluzione non sta in piedi: lo dicono i pareri degli uffici al Pef”. 

Gianni Benciolini (M5Stelle) “il Comune mette nell’operazione 12 milioni e altri 15 milioni per i canoni che pagherà al Concessionario per i prossimi 50 anni. All’Arsenale gli spazi devono rimanere pubblici al cento per cento. Non siamo neppure d’accordo sull’esposizione delle raccolte del Museo di Storia naturale, che viene spezzato in due parti. Quindi siamo contrari alla proposta che consideriamo una privatizzazione ed una speculazione a danno dei cittadini”.

 
 

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