Antimafia in Commissione Consiliare, Verzè: “Svolta Culturale della Politica”

 
 

Per la prima volta si è svolta oggi a Palazzo Barbieri una Commissione Consiliare interamente dedicata al tema antimafia, un segnale forte della volontà politica di affrontare con serietà e continuità la presenza della criminalità organizzata sul nostro territorio.

Alla seduta sono intervenuti Cosimo Mancini, Primo Dirigente della DIA di Padova, e Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. È stato analizzato l’estratto della Relazione semestrale della DIA al Parlamento (1° e 2° semestre 2024), che conferma la presenza stabile della ‘ndrangheta a Verona, coinvolta in attività di riciclaggio, appalti pubblici e reati economico-finanziari.

La Commissione arriva dopo due azioni importanti già messe in campo dal Comune nel 2024: l’approvazione all’unanimità di una mozione che impegna l’amministrazione a costituirsi parte civile nei processi di mafia e a promuovere attività di sensibilizzazione; e la richiesta ufficiale al Governo per l’apertura di una sezione operativa della DIA e l’arrivo di un magistrato della DDA a Verona.

“Dare finalmente voce all’antimafia istituzionale anche dentro il Consiglio comunale è una svolta politica e culturale per Verona” ha dichiarato Beatrice Verzè, capogruppo di Traguardi. “Dopo anni di sottovalutazione e silenzi, oggi abbiamo acceso un riflettore su un fenomeno che è presente anche nella nostra città. Non si tratta di emergenze improvvise, ma di dinamiche strutturate che coinvolgono economia, appalti e relazioni istituzionali. La conseguenza concreta e visibile di tutto ciò è la microcriminalità che vediamo nei nostri quartieri: le mafie si servono direttamente di queste reti locali, in particolare per lo spaccio di droga. Come amministratori abbiamo il dovere di conoscere, approfondire e agire con responsabilità, a partire dalla trasparenza e dalla difesa dell’interesse pubblico. Ci piacerebbe che anche la politica veronese nel suo complesso si concentrasse su questa forma di insicurezza reale e documentata, invece di continuare a soffiare indistintamente sul fuoco della paura per fini elettorali o propagandistici.”