Anche Verona saluta Battiato, il Maestro che cantava solo ciò che era di suo interesse

 
 

Oggi i funerali in forma strettamente privata. L’ultimo saluto per Franco Battiato è nella chiesetta della sua casa a Milo in provincia di Catania. Tanta gente ha portato i fiori davanti la casa, quale segno di ammirazione e stima per un artista che ha saputo essere l’emblema della libertà.
Con la sua morte ci sentiamo tutti un po’ più poveri, perché un artista come lui, sperimentatore ed eclettico, sempre alla ricerca della verità, cui ha lasciato un’importante lezione di vita.
Di lui ci rimarranno le tante parole delle sue canzoni e il suo testamento che comincia così: Lascio agli eredi l’imparzialità / La volontà di crescere e capire, / Uno sguardo feroce e indulgente, / Per non offendere inutilmente.


Anche Verona lo piange e lo ricorda.
Subito dopo l’annuncio della morte di Frano Battiato, in un post di facebook, il sindaco Sboarina, a nome di tutta la città, l’ha definito “maestro, musicista ma anche filosofo, che ci ha regalato grandi suggestioni”. Verona ti ricorda.

Una delle ultime apparizioni di Franco Battiato a Verona è stata nel 2014. Il 10 novembre, il cantautore si era esibito al Teatro Filarmonico in un concerto per presentare un album ispirato allo zio: “fratello di mia madre, immigrato negli Stati Uniti, in Florida, a Pensacola, all’età di vent’anni. Diventò ricco aprendo un’impresa, che pescava ed esportava pesce”.
In quell’occasione Franco Battiato dichiarò che a lui non interessavano le conferme, e nemmeno di dare ai suoi fans quello che chiedevano. Lui cantava solo ciò che era di suo interesse.
In quell’occasione il maestro disse: “Per me l’unica cosa che conta nella vita è la parte esistenziale, quella che ti mette alla prova”.
E con quelle parole anche Veronanews lo vuole ricordare.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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