Venerdì 17 ottobre si fermerà per l’intera giornata lavorativa il settore dell’Igiene Ambientale, a causa dello sciopero nazionale indetto dalle sigle sindacali per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro.
L’agitazione coinvolgerà sia le aziende pubbliche che private del comparto, con inevitabili ripercussioni sui servizi di raccolta rifiuti e pulizia urbana anche a Verona e nei territori provinciali serviti da Amia.
Nel corso delle 24 ore di sciopero, potranno verificarsi ritardi, sospensioni o mancati turni di raccolta, sia per il servizio porta a porta sia per quello dei cassonetti e cestini stradali.
L’azienda fa sapere che il regolare svolgimento di tutte le attività riprenderà sabato 18 ottobre, con un graduale recupero delle operazioni non effettuate durante la giornata di protesta.
Le raccomandazioni di Amia
Per ridurre al minimo i disagi, Amia invita i cittadini a seguire alcune semplici regole di comportamento:
Raccolta porta a porta e servizi domiciliati: nelle aree servite dal sistema porta a porta, così come per le utenze commerciali del centro storico, si raccomanda di esporre i rifiuti come da calendario. In caso di mancata raccolta, i materiali dovranno essere ritirati e ripresentati nel successivo turno utile per la stessa tipologia di rifiuto. Stessa indicazione anche per la raccolta sfalci e ramaglie. Cassonetti pieni: qualora i contenitori risultino momentaneamente colmi, è importante non abbandonare i rifiuti a terra, ma conferirli nel cassonetto più vicino che disponga di spazio. Ritiro ingombranti: chi ha prenotato il servizio può esporre regolarmente i materiali. In caso di mancato ritiro, è consigliato ritirarli e attendere la comunicazione di un nuovo appuntamento da parte di Amia.
Collaborazione e senso civico
Dall’azienda l’appello a «mantenere comportamenti responsabili» per evitare situazioni di degrado e accumuli impropri nei giorni di sciopero.
Il personale non aderente garantirà comunque i servizi minimi essenziali, in particolare per le utenze sensibili come ospedali, scuole e strutture pubbliche.
Lo sciopero rientra nella vertenza nazionale avviata dai sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da oltre un anno, che riguarda migliaia di operatori del settore ambientale in tutta Italia.







































