All’Assessore Marcato grido d’allarme per non consegnare Cattolica a Generali

 
 

I coordinatori di CASA CATTOLICA, la rete delle associazioni dei soci, dei rappresentanti della politica e delle imprese del territorio che si sono riunite sotto un unico “tetto” per esprimere la loro assoluta contrarietà alla svendita in corso di Cattolica Assicurazioni a Generali Spa, hanno fatto arrivare il loro grido di allarme fino alla Regione Veneto.

All’assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberto Marcato è stata richiesto un intervento urgente, nonché una presa di posizione da parte del Presidente Luca Zaia e del Consiglio Regionale in merito alla vicenda Cattolica-Generali Spa.

Per i coordinatori di CASA CATTOLICA, la trasformazione della Società cooperativa veronese in Società per Azioni e la conseguente svendita al Gruppo di Trieste, cancellerà l’ultimo baluardo finanziario veneto rimasto.

Dopo la “dipartita” verso Milano dell’ex Banco Popolare, la scomparsa dal mercato di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, Cattolica Assicurazioni rappresenta l’ultimo grande player economico sul quale ricostruire un’identità forte non solo veronese, bensì regionale.

Perciò, sono stati analizzati i rischi e gli scenari negativi che si presenteranno dopo il voto dell’assemblea straordinaria del prossimo 31 luglio con la trasformazione della società cooperativa in Spa. In particolare, sono a rischio i posti di lavoro di circa 1800 dipendenti (con il trasferimento nelle sedi di Milano, Mogliano Veneto e Trieste) e il futuro di 1400 agenzie che perderanno la radicalità e la presenza attiva sul territorio in quanto inglobate dal colosso assicurativo.

A ulteriore testimonianza di questa tesi, è stata presentata all’assessore Marcato un’ampia casistica di recenti acquisizioni fatti dalla stessa Generali che ha cancellato dal mercato reti agenziali e uffici territoriali di marchi storici quali Toro Assicurazioni, Lloyd Italiaco e INA/Assitalia.

Riportati al tavolo regionale anche i timori delle migliaia di aziende di Confesercenti e di Apindustria Confimi Verona. Secondo le due associazioni di categoria, a subire pesanti risvolti dall’eventuale passaggio di Cattolica sotto le ali del Leone, oltre che i soci e e i soggetti collegati alla società di Lungadige Vittoria, è l’intero sistema economico e sociale veronese con danni di centinaia di milioni di euro.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here