Dicono che spesso i contrasti si annullano o configgono tra loro, ma quello che ho visto al Teatro Ristori è stata una felice fusione tra la musica barocca e la danza contemporanea.
La Compagnia di danza MMCDC ha portato al Teatro Ristori una performance multidisciplinare che ha stupito e coinvolto la platea del teatro. Si è trattato di una ricomposizione estremamente originale del repertorio vivaldiano realizzata da Max Richter e coreografata a quattro mani da Michele Merola ed Enrico Morelli con musica suonata dal vivo.
Una nuova versione dello spettacolo che ha fatto di questo appuntamento una prima nazionale. L’incontro ha permesso al pubblico di scoprire il legame tra la musica barocca e la danza contemporanea attraverso le coreografie di Le altre quattro stagioni e Vivaldi Umane Passioni 2.0 capaci di trasformare le emozioni e i ritmi vivaldiani in movimento.
La MM Contemporary Dance Company è una compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola, nata nel 1999 come centro di produzione di eventi e di spettacoli. Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori di Michele Merola e alle creazioni firmate da coreografi europei ed italiani come Mats Ek, Gustavo Ramirez Sansano, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi, Enrico Morelli.
La parte musicale è stata eseguita da I Virtuosi Italiani , diretti da Alberto Martini, con un repertorio tutto vivaldiano: Le Quattro Stagioni ricomposte da Max Richter; il concerto in mi minore per violino, archi e basso continuo da La Stravaganza op. 4 n. 2 RV 279; concerto in Si bemolle Maggiore per violino, archi e basso continuo da La Stravaganza op. 4 n. 1 RV 383°; concerto in Re Maggiore per violino, archi e basso continuo L’Inquietudine RV 234; concerto in mi minore per violino, archi e basso continuo Il Favorito RV 277; concerto in Re Maggiore per violino, archi e basso continuo da L’Estro Armonico op- 3 n. 9 RV 230; sonata in re minore per due violini e basso continuo Op. 1 n. 12 La Follia RV 63.
Vedere corpi seminudi che si muovevano e si contorcevano al suono potente e struggente della musica di Vivaldi, è stata una vera gioia per gli occhi e per le orecchie dei numerosi spettatori che affollavano il Teatro Ristori.
E’ stata proprio una bella fusion!
Alessandro Bravi