Al Teatro Ristori e a San Pietro in Monastero “i Virtuosi Italiani”

 
 

Al via da giovedì 23 febbraio la XXIV Stagione dei Concerti de I Virtuosi Italiani. In programma ventuno appuntamenti, con concerti fino al 10 dicembre, dei quali 11 realizzati al Teatro Ristori e 10 nella suggestiva cornice di San Pietro in Monastero a Verona.
La stagione, realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, con il patrocinio del Comune di Verona, nasce con l’intento di offrire al pubblico nuove suggestioni grazie alla presenza di ospiti di fama internazionale, di giovani artisti emergenti e di nuove sonorità in grado di attirare l’interesse di un pubblico più ampio per età e gusto musicale.

“La musica concertistica – ha spiegato l’assessora alla Cultura Marta Ugolini – è uno degli ingredienti fondamentali nella proposta culturale di una città. Verona ha aperto il 2023 con un festival dedicata a Mozart ed è in corso una rassegna di musica barocca. Penso che sia l’offerta a creare poi anche la domanda e le occasioni. Per questo è importante che siano realizzati appuntamenti diversi, in grado di attrarre l’interessare di un pubblico variegato. Uno degli obiettivi che l’Amministrazione comunale vuole sostenere nell’ambito culturale è proprio la valorizzazione delle realtà musicali esistenti, che spesso possono vantare una storia prestigiosa e che contribuiscono, con la loro costante attività, alla diffusione della passione per la musica classica. Ed è questo il caso dei Virtuosi Italiani, un’orchestra che da oltre trent’anni svolge un’intensa attività concertistica, sia in Italia che all’estero, con un notevole numero di collaborazioni importanti sia a livello nazionale che internazionale, che spaziano nell’ambito della musica classica tra i generi del barocco, del contemporaneo e non solo. La ventiquattresima edizione della loro conosciuta ed apprezzata stagione concertistica è un’occasione speciale per poter apprezzare un significativo repertorio musicale, proposto con tematiche e abbinamenti inediti, e farsi piacevolmente coinvolgere dalle suggestioni che la musica eseguita dal vivo può suscitare”.

Il programma della manifestazione è stato presentato dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme ad Alberto Martini direttore musicale de I Virtuosi Italiani. Presenti Filippo Manfredi direttore generale Fondazione Cariverona, sostenitrice della manifestazione e proprietaria del Teatro Ristori, e i soci fondatori de ‘I Virtuosi Italiani’ Alberto Ambrosini e Giammatteo Rizzonelli.

Ad inaugurare la stagione, il 23 febbraio ore 20 al Teatro Ristori, Jánoška Ensemble, atipico quartetto di virtuosi che reinventano pagine del repertorio classico. Quattro musicisti straordinari diventati famosi per le inusuali e personalissime rivisitazioni, improntate al virtuosismo più sfrenato, di brani del grande repertorio della musica classica.

La manifestazione prosegue il 9 marzo con il giovane pianista Jae Hong Park, tra i più brillanti virtuosi del panorama concertistico internazionale, vincitore del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni nel 2021, e il 24 marzo con Francesco Fiore – uno dei musicisti più interessanti dell’ultima generazione, ospite regolare delle più prestigiose società concertistiche in Italia ed all’estero tra le quali l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino.

Programma completo XXIV Stagione dei Concerti de I Virtuosi Italiani sul sito del Comune di Verona e su www.ivirtuositaliani.eu.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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