Il titolo del concerto inaugurale prometteva grandi cose, niente meno Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, una delle musiche più conosciute, coinvolgenti ed amate dal pubblico di ogni latitudine.
Mentre il palco si riempiva di musicisti e si cominciavano a sentire le prime note della Primavera, improvvisamente la musica cambiava ritmo e melodia tra lo sconcerto del pubblico meno assuefatto ai cambiamenti.
Ma, superato questo momento di sconcerto, si è cominciato a capire che non si trattava del solito concerto di musica classica, ma che si era in balia di un’ensemble straordinaria della famiglia Janoska con i due fratelli Ondrej e Roman che con i loro violini facevano letteralmente volare la musica, sorretti dal pianoforte del terzo fratello Frantisek e dal contrabbasso del cognato Julius Darvas, una gioia per le orecchie e gli occhi.
Una serata di musica straordinaria e fuori del comune, in cui si mescolavano tutti i generi musicali conosciuti, dal classico al jazz, dal pop al folk, capovolgendo la struttura delle Stagioni, quasi prese a pretesto per questa incredibile kermesse musicale. Basti pensare che dalla Primavera si è passati all’Inverno e poi all’Autunno per finire con l’Estate, in questa impazzita mortadella di melodie, eseguite con una straordinaria bravura dai componenti della famiglia Janoska.
Un grande ringraziamento al maestro Alberto Martini, per averci fatto conoscere la Janoska Ensemble e a tutto il gruppo dei Solisti Veneti.
Infine, concedetemi di sorridere nel constatare che nel teatro Ristori gremito di appassionati, nei vari commenti in una stretta lingua inglese che si susseguivano al microfono del cognato Darvas di Costanza, tutti ridevano e sembravano capire cosa diceva, Evidentemente la lingua inglese è molto diffusa in questa città.
Questi i brani eseguiti:
La Primavera, concerto per violino in Mi Maggiore op. 8/1, RV 269
L’Inverno, concerto per violino in Fa minore , op. 8/4 , RV 297
L’Autunno, concerto per violino in Fa Maggiore, op. 8/3, RV 293
L’Estate, concerto per violino in Sol minore, op. 8/2 RV 31
Alessandro Bravi
