Al Filarmonico “Gli occhiali di Šostakovič”

 
 

Dopo cinque mesi di musica, venti serate di spettacolo e sei sold out, chiude in bellezza la tredicesima edizione del Verona Piano Festival, cartellone che ha portato alcuni tra i più grandi musicisti a livello internazionale nei più rappresentativi luoghi dell’arte e della cultura del territorio veronese, dalle chiese ai palazzi storici, alle sontuose ville della provincia scaligera. E lo fa con uno spettacolo multimediale che andrà in scena sabato 25 ottobre alle 20.30 al Teatro Filarmonico: «Gli occhiali di Šostakovič», per la regia di Valerio Cappelli, «un connubio potente di parola e musica, che dona una nuova visione di Dmitrij Šostakovič come artista e come uomo, in occasione del 50° anniversario dalla morte del celebre compositore russo», spiega Roberto Pegoraro, ideatore e direttore artistico del Festival.

SPETTACOLO MULTIMEDIALE. Lo spettacolo, interpretato dall’attore Sergio Rubini, sarà seguito dall’esecuzione del Secondo Trio del compositore russo con Gabriele Pieranunzi al violino, Cecilia Radic al violoncello e lo stesso Roberto Pegoraro al pianoforte: un modo per unire parola e musica, memoria storica e creazione artistica.
«Una narrazione profonda e toccante alla scoperta dell’anima di Šostakovič, mettendo in luce la sua lotta tra il desiderio di esprimere la propria arte e la paura costante per la propria vita sotto il regime stalinista», sottolinea Pegoraro riferendosi al compositore più decorato e frainteso, più premiato e allo stesso minacciato dal regime, vissuto tra i massimi onori e le maggiori umiliazioni. «Con grande ironia e intensità emotiva, il monologo rivela il lato più umano del compositore, mentre l’esecuzione del suo Trio n.2 ne amplifica la forza e la complessità, trasportando il pubblico in un viaggio musicale che esplora tensioni, dolore e speranza».

BIGLIETTI. Biglietti in prevendita su veronapianofestival.it, vivaticket.it e punti vendita autorizzati – in loco dalle ore 19.00. Informazioni: tel. 345 160 4938, veronapianofestival.it – [email protected].

IL BILANCIO. «Una grande serata a degna chiusura di questa tredicesima edizione del Festival, che ha superato le 2mila presenze, in netta crescita rispetto allo scorso anno», aggiunge il direttore artistico del Festival. «Un grande apprezzamento da parte del pubblico che certifica il valore di questo cartellone, divenuto quest’anno di interesse nazionale grazie al sostegno del Ministero della Cultura, che ha visto coinvolte nuove prestigiose location come Villa Polfranceschi a Poiano, Villa Carrara a Grezzana e il Museo Miniscalchi Erizzo, riempite dai veronesi anche grazie all’opportunità, offerta dal Festival, di una visita guidata che precede il concerto. Un format particolarmente gradito, come la possibilità di ascoltare da vicino sia i grandi nomi della musica classica che i più promettenti talenti del pianismo mondiale, come hanno dimostrato i numeri siglati dalla serata finale del Concorso Pianistico Città di Verona, al Filarmonico lo scorso 5 ottobre, e la serata del 26 agosto a Villa Bertani con il pianista ucraino Evgeny Konnov, vincitore dell’edizione 2024. Soddisfazioni che ci spronano a fare ancora meglio e ancora di più per il prossimo anno».