Al Camploy va in scena il Novecento di Ouředník interpretato da Lino Guanciale

 
 

Primo appuntamento dell’anno con L’Altro Teatro al Camploy. Martedì 17 gennaio alle 20.45 andrà in scena “Europeana. Breve storia del XX secolo”, ovvero il Novecento di Ouředník interpretato da Lino Guanciale, un vortice di contraddizioni che travolge il pubblico.

Lo spettacolo diretto e interpretato da Lino Guanciale, volto noto ed amato del teatro e della televisione italiana, si basa sull’omonimo libro dello scrittore Patrik Ouředník, nato a Praga e parigino d’adozione. Il testo è un susseguirsi di flash dalla storia europea novecentesca che riassume un secolo denso di entusiasmi, tragedie, slanci, efferatezze, sarcasmi, passioni e guerre.Come fosse un cronista giunto da un altro pianeta o dal futuro, venuto a raccogliere brandelli della civiltà europea nel più contraddittorio dei suoi secoli, il praghese Patrik Ourednik attraversa con il suo Europeana il Novecento, passando con disinvoltura dall’uso dei gas nelle trincee della Grande Guerra all’invenzione del reggiseno, dallo sbarco di Normandia alla comparsa di frigoriferi e asciugacapelli. Ne viene fuori un racconto del nostro recente passato, terribile e divertente a un tempo, incredibile e semplice, dove eccezionalità e frivolezza trovano tutte un loro posto.Lino Guanciale prende il fiume di episodi e racconti dello scrittore e li trasforma un grande respiro, in una frase lunga uno spettacolo, dove si passa in un colpo dalla tragedia alla farsa e viceversa. La messa in scena segue la linea del romanzo ridandone fedelmente l’anima in un vortice di contraddizioni attraverso dati e date, tragedie d’ogni genere, progressi scientifici ed invenzioni che hanno cambiato la nostra vita.Dialoga con lui Marko Hatlak, suo doppio in musica, che come un funambolo della fisarmonica viaggia nell’universo dei suoni senza limiti e offre un intelligente e divertito contrappunto musicale, fatto di altri frammenti che richiamano ulteriori storie, in uno scambio serrato tra recitazione e musica.

Uno spettacolo che è allo stesso tempo reading, monologo e concerto e racconta l’altra faccia dell’Europa, il doppio fondo della storia, dentro una sequenza di eventi che non accadono in modo lineare, ma si incrociano: cose avvenute in contemporanea, salti indietro e avanti, all’improvviso, lungo tutto il secolo, che così viene più volte ripercorso, facendo rileggere gli stessi anni da punti di vista differenti.Il giorno di spettacolo alle 18.30 Lino Guanciale incontrerà il pubblico al Teatro Camploy.Biglietti
Intero 14 euro – Over65 12 euro – Under30 10 euro – Convenzioni 11 euro.
In vendita presso Box Office in via Pallone 16 (lunedì/venerdì 90.30 – 12.30/15.30 – 19, sabato 09.30/12.30 – tel. 045/8011154) – on line su 

www.boxofficelive.it e 

www.myarteven.itIl botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle 20.Programma completo su 

www.spettacoloverona.itwww.comune.verona.it sulla pagina facebook L’Altro Teatro Verona e sul profilo Instagram L’Altro Teatro Verona.Camploy.LINO GUANCIALE. Nato nel 1979 ad Avezzano (L’Aquila), dopo alcuni trascorsi rugbistici (selezione Nazionale under 16 e under 19), si iscrive all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove si diploma nel 2003 e ottiene il Premio Gassman come miglior allievo degli ultimi dieci anni. Subito dopo inizia a lavorare in teatro, prima con Gigi Proietti (Romeo e Giulietta, spettacolo inaugurale del Globe Theatre di Roma), poi con Claudio Longhi (Il Matrimonio di Figaro, La solitudine dei campi di cotone, Sallinger, Prendi un piccolo fatto vero) e Franco Branciaroli (tra gli altri spettacoli: La peste, Cos’è l’amore, Lo zio), collaborando con alcuni tra i più importanti nomi del palcoscenico italiano, da Luca Ronconi (Atti di guerra) a Walter Le Moli (Gli incostanti, Antigone), da Massimo Popolizio (Ploutos, o della ricchezza) a Michele Placido, che dopo averlo diretto in Fontamara gli affida il ruolo di Nunzio nel film Vallanzasca – Gli angeli del male. Al lavoro in teatro affianca dal 2005 l’attività di insegnamento e divulgazione scientifico-teatrale negli istituti scolastici medi superiori e nelle Università (è nel corpo docenti dello IUAV di Venezia). Al cinema esordisce nel 2008, interpretando Wolfgang Amadeus Mozart in Io, Don Giovanni di Carlos Saura, cui segue La prima linea di Renato De Maria. In seguito è nel cast, oltre che del citato Vallanzasca, dei film Il gioiellino di Andrea Molaioli, Il sesso aggiunto di Francesco Antonio Castaldo, Il mio domani di Marina Spada, To Rome with Love di Woody Allen, La scoperta dell’alba di Susanna Nicchiarelli. Nel 2012 è stato protagonista di Happy Days Motel di Francesca Staasch, coprotagonista de Il volto di un’altra di Pappi Corsicato e nel cast corale de L’estate sta finendo di Stefano Tummolini e di Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani. Nel 2017 è protagonista dei film I Peggiori di Vincenzo Alfieri e La casa di famiglia di Augusto Fornari, nel 2018 è in sala con Arrivano i prof di Ivan Silvestrini. In tv ha interpretato le fiction Il segreto dell’acqua di Renato De Maria, le tre stagioni di Una grande famiglia (per la regia di Riccardo Milani e Riccardo Donna) ed è stato protagonista maschile di alcune serie di grande successo in onda sulle reti Rai: Che Dio ci aiuti 2 e 3, La dama velata, le due stagioni di Non dirlo al mio capo e La porta rossa, le tre stagioni di L’Allieva. Dal 25 gennaio è Il Commissario Ricciardi nella serie di Alessandro D’Alatri in onda su Raiuno. Prossimamente lo vedremo in Sopravvissuti.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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