Con l’inizio della scuola numerose famiglie devono risolvere problemi organizzativi al fine di conciliare i propri tempi lavorativi con gli impegni scolastici, le attività extra scolastiche e momenti nei quali i figli rimangono soli. Proprio per evitare quest’ultimo caso, numerose famiglie affidano la custodia dei figli ai nonni o a qualche persona di fiducia, aggrappandosi sempre alla disponibilità di quest’ultimi. Purtroppo questo non è sempre possibile e sono sempre più in aumento casi di bambini e ragazzi che si trovano a trascorre delle ore da soli, con evidenti problemi di sicurezza e di oggettive responsabilità, anche penali, da parte dei genitori.
A queste famiglie viene offerto gratuitamente dai Circoli, dalle Associazioni del “Terzo Settore” che gravitano attorno al mondo delle parrocchie e dai “dopo scuola” scolastici, un aiuto concreto a quanti partecipano, non solo nello svolgimento dei compiti assegnati a casa, ma anche un sostegno educativo con
momenti ricreativi.
Sulla questione interviene Paolo Rossi, Consigliere comunale di Verona Domani: “Quanti sono i problemi che le famiglie devono affrontare ogni volta che ricomincia la scuola? Oltre alle rette, ai libri, e alle problematiche legate ai trasporti, a volte funzionanti e altre meno, si aggiunge anche il problema del “dopo scuola”. Centinaia di famiglie veronesi si trovano ogni anno in grande difficoltà con l’organizzazione pomeridiana e la gestione dei figli piccoli o adolescenti. Non tutte le famiglie possono fare affidamento a persone di fiducia per gestire i propri orari. Urge accogliere la proposta di Verona Domani e potenziare le attività educative extra scolastiche”.
Sulla proposta si alza anche la voce di Anna Leso di Verona Domani, già assessore ai Servizi sociali, Famiglia e Pari opportunità: “Il nostro movimento circa un anno fa aveva già presentato al Sindaco Tommasi un progetto, già valutato e approvato dalla precedente amministrazione, per sostenere e promuovere queste attività educative svolte dal Terzo Settore, proponendo inoltre di coinvolgere educatori esperti che possano affiancare e coordinare i volontari.
Verona Domani rinnova quindi la richiesta al sindaco Tommasi e chiede di sostenere questo progetto, i cui inevitabili costi possono essere in buona parte finanziati da contributi govenativi e regionali. É tutto pronto: le associazioni preposte aspettano solo di essere coinvolte in questo progetto che le famiglie chiedono a gran voce. Esistono già spazi idonei, volontari motivati e unità di intenti per dare aiuti concreti alle famiglie veronesi.”