Ahi! Sono veronesi i ristoranti più cari d’Italia; +8.8%, dati ISTAT

 
 

I ristoranti più cari d’Italia, che hanno registrato i maggiori rincari, si trovano a Verona.

Questa l’amara sentenza che emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori che ha stilato la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda i servizi di alloggio e di ristorazione, elaborando gli ultimi dati ISTAT relativi al mese di luglio.

Per i servizi di ristorazione ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 4.8%, a Verona i ristoranti rincarano rispetto a luglio 2021 dell’8.8%.
Al secondo posto Forlì-Cesena, con +8.1% e al terzo Brescia, +7.9%.
Segue Palermo (+7.8%), prima città del Sud, poi Gorizia (+7.6%), Sassari (+7.4%), in settima posizione Novara, Trento e Pistoia (+6.8% per tutte e 3).
Chiude la top ten Bologna e Olbia-Tempio (+6.7% entrambe).
La città più risparmiosa è Lodi (1.4%), in seconda posizione Campobasso (+1.6%). Al terzo posto Teramo (+1.9%).

Invece a guidare la classifica della città con i maggiori rialzi nel settore alberghiero è Firenze, con uno spropositato +38.5% su luglio 2021. Al secondo posto Milano, con un incremento annuo del 30.9%. Medaglia di bronzo a La Spezia con +27%. Appena giù dal podio Viterbo, +23%, poi Bari, la prima delle città del Sud con +21.7%.
In sesta posizione Venezia con +21.2%, poi Pisa (+19.7%), Lecco e Trieste (entrambe a +19.1%). Chiude la top ten Modena (+18.7%). Sull’altro versante della graduatoria, 3 le città virtuose in deflazione: Vercelli (-1.4%), Reggio Emilia (-1.2%), Massa-Carrara (-0.5%).

 
 

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