AGSM: Finocchiaro offende la politica e si intesta meriti non suoi

 
 

Il coordinamento provinciale del movimento politico Verona Domani, guidato dal presidente Matteo Gasparato, interviene sulle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal presidente di Agsm Daniele Finocchiaro sulla questione relativa alla recente aggregazione con Aim Vicenza e sulla necessità, secondo la sua opinione, di individuare al più presto un terzo partner industriale.

Finocchiaro “bacchetta” la politica scaligera rea a suo avviso di ostacolare tale strategia industriale ed accusandola indirettamente di poca lungimiranza e di campanilismo territoriale. Le dichiarazioni del presidente sono state oggetto anche nei giorni scorsi di critiche da parte del consigliere regionale Stefano Valdegamberi.  

“Concordiamo con la posizione espressa da Valdegamberi che ha espresso critica e sdegno nei confronti dell’ennesima presa in giro del Presidente di AGSM Daniele Finocchiaro alla comunità e al territorio veronese. La sua ultima intervista grida vendetta. Vorremmo innanzitutto ringraziare Stefano Valdegamberi per averci affiancati in questo percorso, e la Lega che ha capito i motivi della nostra battaglia e si è unita ad una posizione che Verona Domani da sempre sostiene in merito al tentativo di scippo che si vorrebbe perpetrare per l’ennesima volta ai danni di uno dei gioielli Veronesi: AGSM VERONA SPA. Fatta peraltro senza il rispetto di un corretto percorso giuridico. Uno scippo operato peraltro senza il rispetto di un corretto percorso giuridico. Il presidente Finocchiaro, come di consueto, offende volontariamente la politica locale, come se fosse composta da “incapaci”, politica che ha invece il coraggio di dire le cose come stanno, parlando direttamente ai cittadini veronesi e non ai poteri forti come lui è abituato a fare, e dai quali proviene. Si è capito inoltre come pochi imprenditori veronesi si siano intestati l’operazione e la difendano con le unghie e coi denti. Il “benefatore” Finocchiaro prestato per il bene di Verona opera manifestamente e volontariamente contro gli interessi della comunità veronese. AGSM grazie a Finocchiaro sarebbe finita sotto il controllo incondizionato di A2A senza che questa sborsasse alcunché, sarebbe stata fagocitata nel bilancio consolidato in modo non più reversibile. Permangono grossi dubbi sulla legittimità del percorso intrapreso dal presidente, dubbi che Verona Domani aveva sollevato fin dal primo minuto, dubbi sulla imparzialità degli advisor, dubbi sulla sostanza stessa della proposta di Finocchiaro. Non si permetta mai più espressioni del tipo “la mia AGSM”: lui dov’era quando la politica con la “P” maiuscola pensò un’azienda del genere che è cresciuta grazie alla capacità di manager pubblici preparati e politici lungimiranti, i quali hanno creato questa azienda sana e riconosciuta a livello nazionale e che ora lui vorrebbe svendere? Il suo progetto non è stato nemmeno mai tenuto nascosto, è stato palese dal primo minuto. Il Vice Presidente Caliari si espresse favorevolmente sul fatto che il mandato esplorativo di indagine aggregativa al Presidente si fosse svolto secondo le procedure di trasparenza ed evidenza pubblica preventivamente e congiuntamente indicate dagli advisors legali e con il supporto dell’advisor industriale, con la precisazione che il mandato non fosse vincolante ed identificativo. Quando si è espresso per caso il Consiglio Comunale di Verona (vero proprietario della AGSM VERONA SPA) sulla materia? O forse ci sfugge qualcosa? C’è mai stata una volta in cui i percorsi aggregativi pensati da A2A non siano stati messi in discussione da ANAC o da qualche TAR? Perché i soggetti che hanno teorizzato l’infungibilità di A2A sono gli stessi che dovrebbero valutare le manifestazioni di interesse di altri? Chi le ha dato mandato di proseguire un’indagine di mercato che 3 consiglieri su 5 del suo cda le impedirono di continuare con un voto il 23 giugno scorso? Infine perché si “beatifica” per l’accordo tra AGSM E AIM visto che lei non lo ha neppure votato e lo ritiene monco? Ci faccia un grande piacere: ritorni pure da quelli che l’hanno sponsorizzata e pensi al futuro di grandi aziende private che vogliano avvalersi della sua grande capacità, ma si dimentichi di noi politici di secondo livello che abbiamo a cuore solo il bene di AGSM, di Verona e dei Veronesi”.

 
 

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