AGSM-AIM, Traguardi si allinea e chiede le dimissioni di Casali e Vanzo

 
 

“La decisione del sindaco Tommasi è l’inevitabile conseguenza dell’inaccettabile linea di condotta tenuta dagli esponenti veronesi del CdA a seguito delle elezioni di giugno. Invece di reagire alla decisione di non ricorrere immediatamente allo spoil system mettendosi a disposizione della nuova amministrazione e della città, Casali e Vanzo hanno optato per una linea di scarsa trasparenza e collaborazione, intraprendendo iniziative non concordate contrarie all’interesse di Verona nonostante la città resti il principale azionista di Agsm-Aim. Modalità che sono il riflesso, del resto, della gestione dell’azienda portata avanti negli ultimi 15 anni dalle amministrazioni ora all’opposizione, priva di qualsivoglia strategia industriale e tutta ripiegata sugli interessi dei partiti e dei singoli esponenti”.

Questo l’incipit della nota del gruppo Traguardi in riferimento alla richiesta di dimissioni inviata dal Sindaco Tommasi a Presidente e Consigliera AGSM-AIM Stefano Casali e Francesca Vanzo.

“La gestione che oggi ci troviamo infatti a commentare e – obbligatoriamente – a voler modificare è anche una gestione che non ha tenuto in considerazione diritti e certezze dei tanti dipendenti dell’azienda, ora ancora più preoccupati dal caos degli ultimi mesi. Disarmante infatti l’assenza di trasparenza delle scelte della governance nei confronti delle categorie sindacali e dei lavoratori di quella che, ricordiamolo, oltre che essere la prima azienda partecipata del Comune di Verona, ente strategico fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e per il miglioramento dei servizi nei confronti di cittadini e cittadine veronesi, è anche il luogo di lavoro di circa duemila dipendenti.
I pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti, e la reazione piccata alla richiesta di dimissioni da parte del Sindaco tradisce il timore di perdere ruoli e rendite di posizione considerati intoccabili: è giunto il momento di un cambiamento radicale, che riporti merito e competenza ai vertici delle nostre partecipate, nell’interesse dell’azienda e di tutti i veronesi che ne sono, di fatto, i proprietari”.

 
 

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