“Dal conferimento al presidente Agsm Daniele Finocchiaro di un “mandato esplorativo” per l’individuazione del partner strategico tra i quattro candidati A2A, Hera, Eon, Acea all’esautorazione di dell’intero consiglio di amministrazione di Agsm, poiché è stato deciso non solo che il partner strategico deve essere A2A, ma anche che non serve alcuna procedura ad evidenza pubblica per la selezione del partner industriale”.
Per il gruppo consiliare comunale Pd le dichiarazioni sono di Federico Benini è Stefano Vallani che denunciano la mancanza di un piano industriale “che indichi alla città e ai lavoratori dove andrà a finire Agsm”.
“Lo stesso Sindaco di Verona – continuano i consiglieri – mostra di non sapere che pesci pigliare quando parla di Amia (scorporarla e riportarla in house o lasciarla nel gruppo Agsm e mandarla a gara?) e fa promesse sul mantenimento dei posti di lavoro e sulla “veronesità” del gruppo che, allo stato, non è assolutamente nelle condizioni di mantenere.
Basta con questo stillicidio, il sindaco ci convochi il prima possibile, non si gestisce in questo modo il futuro della principale azienda pubblica della città” – concludono gli esponenti democratici.