Aggressioni a danno degli agenti della Polizia Penitenziaria in carcere

 
 

“Nel giro di due giorni, due agenti di polizia penitenziaria aggrediti al carcere di Verona. La situazione è oramai divenuta insostenibile, da tempo oramai che denunciamo episodi di indisciplina e disordini”.

A darne la notizia la Segreteria Regionale del Unioni Sindacati di Polizia Penitenziaria del Triveneto, che aggiunge: “giovedì mattina un Ispettore di Polizia Penitenziaria è stato colpito con un pugno al volto da parte di un detenuto, prontamente il personale in servizio è intervenuto al fine di evitare il peggio, l’ispettore che ha subito l’aggressione portato al pronto soccorso per le cure del caso, è stato dimesso con una prognosi di giorni 3.
Invece nella giornata di venerdì, stessa sorte è toccata ad un agente di polizia penitenziaria che ha ricevuto un violento schiaffo al volto, da un altro detenuto, per quest’ultimo agente la prognosi è stata invece di giorni 5.
Episodi questi, che generano al personale stress ed effetti psicologici, oltre che quelli fisici, che evidentemente, si sente solo ed indifeso. Nessuno, infatti, sembra voler prendere sul serio il fenomeno delle aggressioni all’interno delle carceri affrontando seriamente il problema e/o legiferando affinché il personale possa operare in sicurezza e sia dotato dei necessari strumenti di difesa.
L’attuale modello di gestione custodiale si rivela fallimentare, incapace soprattutto di rispondere alle esigenze dei soggetti psichiatrici, in un contesto già fortemente caratterizzato da croniche carenze d’organico .
Noi ci chiediamo fino a quando potrà durare questa situazione?….. ormai è da tempo che sentiamo ripeterci di nuovi protocolli operativi, nuova organizzazione del lavoro, automatizzazione dei posti di servizio, ma purtroppo tutto resta invariato….anzi la situazione continua a peggiorare.
Gli agenti devono poter lavorare in totale sicurezza, non è più accettabile che subiscano tali aggressioni, si tratta ormai di questioni non più rinviabili”.

 
 

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