Agec, non c’è due senza tre. Dopo Motta e Tartaglia, sconfitta anche Tagliaferro

 
 

“La Corte rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, liquidate in euro 200,00 per esborsi, euro 5.000,00 per compensi professionali, oltre al rimborso delle spese generali nella misura del 15% ed agli accessori di legge”.

La sentenza condanna Francesca Tagliaferro, ex dirigente Agec, ad abbandonare ogni velleità di reintegro in azienda dopo il licenziamento dell’ottobre 2013 sulla base dell’indagine sugli appalti per la refezione scolastica e in seguito condannata in primo grado a 3 anni e 9 mesi per turbativa d’asta e falsi verbali in gara d’appalto.

Fioccano le buone notizie per l’azienda di via Noris. Dopo i rigetti dei ricorsi degli ex DG Motta e Tartaglia, è arrivato il turno di Tagliaferro, anch’essa uscita sconfitta nell’arena delle sentenze, con la Cassazione che ribalta la linea del licenziamento inefficace laddove non sarebbero state assolte le regole di sospensione previste dal contratto dando quindi corso ad un continuum del rapporto di lavoro che avrebbe comportato non solo l’immediato reintegro ma anche il diritto alla corresponsione degli stipendi dal giorno della sospensione.

Tutto vero fino alla sentenza degli Ermellini che ancora una volta danno ragione ad Agec.

foto: l’Arena

 
 

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