Aeroporto: manca il piano industriale, salta il consiglio comunale

 
 

E’ saltato il Consiglio comunale straordinario che domani, mercoledì 4 maggio, avrebbe dovuto assistere all’audizione dei vertici del Catullo per fare il punto della situazione sul risanamento e il rilancio dello scalo scaligero. La società aeroportuale che gestisce lo scalo ha infatti opposto il vincolo di segretezza alla richiesta del Presidente del Consiglio comunale di poter visionare il Piano Industriale. Stamane la conferenza dei capigruppo ha pertanto preso atto che in assenza di dati concreti la convocazione del Consiglio comunale sarebbe stata del tutto inutile oltre che dispendiosa. Nelle disponibilità dei consiglieri rimane soltanto il Piano di Sviluppo Aeroportuale, documento tecnico necessario a predisporre la Valutazione di impatto ambientale, già pubblico e conosciuto. 

“Opporre la segretezza nei confronti di un socio fondatore qual’è il Comune di Verona è un atteggiamento singolare – commentano i consiglieri Pd Michele Bertucco e Fabio Segattini – come singolare è il percorso che ci ha portato a mancare per l’ennesima volta la possibilità di confronto. Ricordiamo infatti che le prime richieste audizione dei vertici del Catullo in commissione consiliare sono vecchie ormai di un anno. Per mesi l’aeroporto non ha dato notizie di sé, poi all’improvviso si è reso disponibile per un confronto in Consiglio comunale che ora manda deliberatamente all’aria negando la documentazione necessaria al dibattito. Conoscere i contenuti del piano industriale è necessario per capire su quali dati reali si basano i reiterati annunci di rilancio e risanamento. Finora, infatti, oltre all’aumento di capitale, le uniche azioni concrete intraprese hanno riguardato il licenziamenti di lavoratori”.

 
 

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