Aeroporto di Verona: situazione in continuo peggioramento

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota del movimento Potere al Popolo.

“Da anni la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’aeroporto di Verona Valerio Catullo è in continuo peggioramento, ma fin troppo spesso a fare notizia sono i progetti strutturali e i grandi appalti, mentre sempre poca attenzione viene posta sulle condizioni di lavoro di chi, in quelle dinamiche, è continuamente schiacciato.

Anche sul nostro territorio sono tante le situazioni in cui il lavoro non è più in grado di dare dignità bensì precarietà, depressione e povertà come emerso dall’ultimo rapporto Censis. Le condizioni di lavoro all’Aeroporto Valerio Catullo ne sono un esempio.

Il 6 dicembre si è tenuto un incontro tra l’azienda Alpina service soc.coop, che si occupa di attività di carico e scarico bagagli, pulizia aeromobili, posizionamento scale, trasporto passeggeri e movimentazione aeromobili sullo scalo, e il sindacato di base CUB trasporti di Verona. Argomento dell’incontro è stato il passaggio dei lavoratori dalla cooperativa Alpina a F.C. Handling s.r.l., tramite cessione di ramo d’azienda con decorrenza dal primo gennaio 2019. Il risultato di questo incontro è stato del tutto deludente.

Questa cooperativa è in regime di sub appalto di Ags handling s.p.a. di cui il 49% della proprietà è dello stesso proprietario della cooperativa. Molte richieste e azioni di lotta sono state fatte da sindacati di base unitamente alle RSU e ai lavoratori. La richiesta immediata è stato il rispetto del CCNL di categoria delle attività aeroportuali ASSOHANDLER. Tuttavia ne è emerso un nulla di fatto e da anni i lavoratori vengono contrattualizzati in modo errato. Gli enti preposti al controllo dei contratti e delle attività svolte, nello specifico l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), tacciono da anni, permettendo la più totale libertà in termini di sfruttamento di lavoratori e lavoratrici nonché nel mantenimento di ampie fasce di precariato: pagamento del parcheggio di lavoro a carico dei dipendenti, orari spezzati con pause non retribuite anche di tre ore, banca ore e molto altro.

Questi lavoratori vengono inquadrati con un CCNL di trasporti e logistica dove non è assolutamente prevista la movimentazione di passeggeri con aeromobili. Parliamo di vite umane, sia quelle dei lavoratori che quelle dei passeggeri, affidate a chi non dovrebbe averne la responsabilità, almeno contrattualmente.

Queste sono le conseguenze della liberalizzazione, del volare a basso costo con una sicurezza precaria.

I lavoratori e le lavoratrici hanno aperto lo stato agitazione con la prospettiva dello sciopero. A loro va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto: saremo al loro fianco ogni qualvolta sarà necessario mobilitarsi. La battaglia per i diritti di tutti deve ripartire anche e soprattutto dai luoghi di lavoro”.

 
 

1 COMMENTO

  1. Hanno dormito fino ad oggi e stanno ancora dormendo.
    Bravi sti sindacati, liberi e confederati insieme, buoni solo a fare analisi profonde ( mi facciano il piacere!!!) ma del tutto privi di forza culturale e di coraggio politico.

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