Aeroporto Catullo – Una storia di annunci e proclami

 
 

Sorriso amaro 

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Siamo andati a rivedere titoloni e articoli scritti qualche anno fa sul Catullo ed a rileggerli oggi ci vien da ridere (per non piangere), considerando che alcuni protagonisti di quella stagione buia e conflittuale sono ancora in carica e continuano a sparlare!

Partiamo con il primo pezzo datato Domenica 18 Dicembre 2011 pagina dell’Arena di Verona, dove viene trattato l’inutile preliminare d’acquisto dell’area Calzoni per 21,8 milioni!

Oggi vogliono spendere appena 42 milioni sul progetto Romeo e vendercelo per la soluzione di tutti i nostri problemi.

(http://www.larena.it/territori/città/catullo-l-39-area-calzoni-non-valeva-tutti-quei-milioni-1.2815356)

E’ interessante il virgolettato dell’allora Sindaco Tosi che saggiamente dice “il rilancio dello scalo passa dalla scelta di un Direttore Generale di altissimo profilo”, ci vien da piangere pensando che quel DG di alto profilo era stato trovato e assunto, ma l’hanno fatto scappare, come noto a tutti. Giusto il tempo per salvare la Catullo ristrutturandola, pronta per la fase di rilancio che non è mai avvenuta; i soci hanno optato per la soluzione SAVE con le conseguenze che tutti noi conosciamo. Oggi al timone della Catullo c’è il Dr. Cazzanti, nessuna esperienza nel settore del trasporto aereo e personaggio rappresentnte il “custode” con le chiavi e niente di più. Nessuna apparizione pubblica, ci dicono che Marchi non vuole, è telecomandato da Venezia.

Molto interessante la dichiarazione di Marchi che cita il Catullo “come esempio di cattiva gestione pubblica”, e ci viene (questa volta) da ridere. Certamente questi 5 anni di gestione SAVE sono stati peggio della gestione Soppani – Bortolazzi per non dir di peggio, ma questo i Veronesi lo hanno capito a spese loro.

Vediamo ora un’altra pagina dell’Arena del 04 Febbraio 2012, qui si raggiunge la sublimazione con dichiarazioni come quelle dell’ex capo della Procura di Verona che dichiara, udite, udite, “sul Catullo apro un inchiesta”. (http://www.larena.it/home/altri/speciali/il-caso-catullo/febbraio/schinaia-sul-catullo-apro-un-39-inchiesta-1.2888500)

A questo punto torniamo a piangere, se c’è una responsabilità chiara è quella della Procura che ha lasciato andare cose gravissime che accadevano al Catullo, e ci chiediamo: perché?

Possibile che con la Catullo che presentava bilanci con -26 milioni di euro di perdite operative, acquisizioni dell’area Calzoni che nessuno sapeva a che cosa servisse, visto anche il fatto che all’aeroporto urgevano lavori di ristrutturazione ed ampiamenti ed invece si pensava ad acquisire terreni con valutazioni fuori mercato. Eppure nessuna inchiesta, ma il solito annuncio, anche la politica locale non si smentisce con l’ex Sindaco Tosi che annuncia ” fuori i nomi” sapendo che Bortolazzi era uomo suo, possibile dire certe cose senza nessun sussulto di coscienza? L’unico a dire sempre le stesse cose il povero Bertucco con un “ma nessuno può chiamarsi fuori”.

Passiamo adesso all’Arena del 29 Settembre 2012 (http://www.larena.it/territori/città/aeroporto-procura-al-lavoro-i-soci-pulizia-fino-in-fondo-1.2877693 ) con la bordata del Procuratore Schinaia “stiamo acquisendo elementi”, peccato che siano passati 7 mesi e ancora acquisisce elementi quando il quadro della situazione disperata è chiaro, con i soci costretti a fare un aumento di capitale per garantire la continuità aziendale, una lentezza nelle indagini e si comincia a presagire la solita inchiesta bidone con un nulla di fatto, come poi puntualmente accaduto. I soci recitano bene il copione con dichiarazioni ad effetto “pulizia fino in fondo” a questo punto riprendiamo a ridere, con il buon Tosi che dichiara “capire la verità”, ma non era già chiaro a tutti chi c’era in CdA, chi era il Presidente, chi era il DG, chi erano i componenti del collegio sindacale e revisori dei conti? Non erano già chiari i danni fatti alla società ed al territorio? Che pena ….

L’Arena del 5 Febbraio del 2013 (L’Arena5-2-13), testimonia che le cose cominciano ad andare nel verso giusto a conferma che il piano industriale preparato sta dando i primi risultati. Il 2013 si chiude con una perdita di -3,2 milioni di euro con lo scalo di Verona in utile ed invece lo scalo Monteclarense che mostra segni di recupero, ma comunque continua a perdere. Comunque erano state gettate le basi per portare il Sistema Aeroportuale del Garda in gara per trovare un partner industriale in grado di rilanciare gli scali della Catullo SpA.

Ora passiamo in piena era SAVE che ormai gestisce in modo incontrastato gli scali Catullo, qui una pagina dell’Arena del 23 Aprile 2015 (L’Arena25-4-15) con la stampa locale ormai poco critica e completamente allineata alla SAVE di Marchi. L’articolo parte con l’annuncio “Catullo, primi segnali di ripresa Con Bergamo chiusura totale”, e prosegue giustificando le perdite del 2014 che salgono a 8.8 milioni di euro rispetto ai 3.2 milioni del 2013, indicando che l’aumento delle perdite era dovuto ad un aumento del fondo rischi (circa 7 milioni) senza spiegare il perché. Sappiamo che SAVE ha preteso accantonamenti laddove in precedenza non erano stati previsti per garantirsi “un bottino” da gestire negli anni successivi. Se non ci fosse stata la due diligence ed i costi legati ad essa di Advisors e consulenti, e soprattutto gli accantonamenti richiesti da SAVE, il bilancio 2014 sarebbe stato in pareggio o molto vicino. Va comunque evidenziato che il periodo 2012-2014 è stato caratterizzato dalla crisi Alitalia, ma per Verona molto più impattante la crisi Meridiana che ha chiuso poi la base di Verona. Nonostante la crisi di tutto il settore, Verona chiude con un +2% il traffico passeggeri e Brescia fa segnare un +3% con 41 mila tonnellate di merci gestite. Poi c’è la solita dichiarazione di Arena che dichiara “Montichiari? Facciamo da Soli” infatti si è visto bene il fare da soli, il 2018 per Brescia si è chiuso con un -37% di passeggeri con appena 8 mila anime che hanno utilizzato lo scalo è un bel -31% per le merci con appena 24 mila tonnellate di merci gestite, un vero disastro caro Presidente Arena!

Ricordiamo anche gli annunci dell’agosto e del ottobre 2015 di Arena e Riello, sull’investimento dei famosi 60 o 66 milioni di euro, tanto per chiarire che gli interpeti sono sempre gli stessi e le parole sono altrettanto le medesime.

(http://www.larena.it/territori/città/catullo-ecco-il-piano-di-sviluppo-oltre-66-milioni-in-quattro-anni-1.3327550 e http://www.veronasera.it/economia/aeroporto-catullo-futuro-roseo-solido-giuseppe-riello-15-settembre-2015.html)

Abbiamo voluto ripercorre, attraverso le dichiarazioni dei protagonisti, il periodo “caldo” della Catullo S.p.A..

C’è veramente da essere preoccupati non solo per le dichiarazioni in sé, ma per i continui volta faccia in questi anni. Oggi si stanno ripresentando situazioni del tutto simili è come in passato, solo la Procura potrebbe veramente mettere fine a questi scandali che creano solo imbarazzo alla città di Verona.

Ora un digestivo.

 
 

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