Aeroporto Catullo – Lettere dal fronte

 
 

Caro Luca ti scrivo ….

Caro Presidente Zaia, colgo l’occasione per scriverLe per la Sua presenza (del tutto gratuita) alla mega presentazione della posa della prima pietra del famigerato e tanto decantato Progetto Romeo.

Lei si è sempre tenuto fuori dalla polemica Catullo – SAVE e questo è sempre stato apprezzato, vederLa lì ci ha fatto male.

Ci ha fatto male perché Verona andava tutelata e non bistrattata come è avvenuto in questi 7 anni di nulla prodotto da SAVE, considerando le tante promesse fatte e soprattutto perché la manifestazione è stata una farsa che avrà delle ripercussioni importanti sulla crescita economica del Garda, per non dimenticare tutta la Regione.

Parlare di un progetto di terminal “ultra moderno” la dice lunga considerando che saranno investiti appena 68 milioni complessivi (e non tutti per il terminal) su una infrastruttura degli anni ’70 che altro non è che un capannone industriale riadattato.

Non crede che Verona si meritasse di più?

Tutti gli aeroporti, diretti concorrenti, hanno invece investito centinaia di milioni di euro ormai da anni rendendo le proprie infrastrutture aeroportuali in grado di generare economia ed occupazione, proprio quello che non è successo con l’ingresso di SAVE nel Catullo.
Il progetto Romeo è un progetto vecchio è superato (era in pista dal 2012 circa) e non in grado di rilanciare il territorio del Garda, si informi prima di esporsi e partecipare a certe manifestazioni.

Lei si è avventurato a parlare di tassi di crescita importanti registrati dallo scalo di Verona negli ultimi anni, ci sorprendono queste dichiarazioni soprattutto perché Lei, che è sempre molto attento ai numeri, ci obbliga a riprenderLa e ci costringe a precisare che:

  • nel Nord Italia lo scalo di Verona ha fatto registrare la crescita più bassa nel periodo di gestione SAVE, con un 31 % (circa 6% l’anno),
  • decisamente inferiore a Bologna 43% Bergamo 58% Venezia 36% e Treviso 46%.
  • Va inoltre evidenziato che gli ultimi 5 anni sono stati di forte crescita in tutta Italia, e che per lo scalo di Verona dovevano essere anni di grande recupero del traffico, considerando che nel 2007 l’aeroporto di Verona già gestiva 3 5 milioni di passeggeri.

Possiamo dire che i risultati non sono stati eccezionali come si vuole far credere, ma da “fanalino da coda” e Lei si è prestato ad una figuraccia che ha sorpreso a tutti.

Caro Presidente, per Sua informazione, gli aeroporti presenti nel Veneto sono quelli che nel contesto del nel Nord Italia crescono di meno e questo è dovuto alla strategia SAVE di ridimensionamento dello scalo di Verona, puntando solo su Venezia e sulla Sua Treviso.

Nel 2019 (pre-pandemia) il Veneto è cresciuto solamente del 3% contro il 5% della Lombardia e l’11% dell’Emilia.

Anche se consideriamo i singoli aeroporti:

  • solamente lo scalo di Verona è cresciuto nel 2019 con la crescita media degli scali del Nord Italia, Venezia e Treviso sotto la media;
  • se consideriamo Bergamo e Bologna il confronto impietoso diventa allarmante, essendo loro cresciuti rispettivamente del 7% e 10%.

Con la Sua presenza alla manifestazione farsa, Lei si è schierato e noi Veronesi (molto incazzati) ce ne faremo una ragione, ma non dimentichiamo.

SAVE non ha mai avuto una strategia industriale chiara e definita per il Catullo (e Montichiari) se non quella di ridimensionare e drenare il traffico ricco ed internazionale dal territorio del Garda verso Venezia.

La partita sul Catullo non è finita, ma Lei ieri ha perso molti punti ed “estimavoti”…

… e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò..!

Gerardo Grote

 
 

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