Aeroporto Catullo – I soliti Sospetti

 
 

 

Tanto rumore per nulla.

Finalmente SAVE ha preso posizione. L’unico comunicato ricevuto, dall’inizio dell’inchiesta, è un attacco nemmeno tanto ben articolato a Fondazione Cariverona, e a chi ieri ha espresso il proprio punto di vista in una conferenza stampa pubblica.

SAVE, essendo una conferenza stampa aperta a tutti, avrebbe potuto essere presente e replicare seduta stante alle opinioni degli interlocutori.

Ha mandato una replica a mezzo mail, che è stata ripresa dai maggiori quotidiani cittadini che hanno spostato il focus dal vero oggetto della discussione, ovvero le mancate risposte alle domande emerse nel corso della conferenza stampa e nel corso della nostra inchiesta.

Di fatto che SAVE attacchi Fondazione Cariverona è una non notizia. Già alla presentazione del “piano industriale” (ci scappa un sorriso), in Camera di Commercio, i toni erano accesi tra la Fondazione e il Doge. Il Presidente Mazzucco, ed il D.G. Dott. Marino, avevano già chiesto lumi, quali soci in Aerogest, rispetto a tutti gli investimenti non ancora partiti, nonostante i proclami strombazzati dai quotidiani “indipendenti”.

Abbiamo notato come il Sindaco di Villafranca sia corso in aiuto a SAVE con un laconico “chi ha salvato il Catullo viene messo adesso sotto inchiesta …”. Una riflessione atipica, o non pertinente, detta da Mario Faccioli, che essendo persona direttamente coinvolta “nell’errore originale”, dovrebbe essere più riflessivo. Tutti i sindaci delle cittadine a ridosso di complessi aeroportuali sono solitamente pro aeroporto in quanto porta ricchezza e lavoro alla città oltre che sviluppo legato, spesso, proprio alla cittadina stessa.

Lo sviluppo del Catullo e di Montichiari sono necessari per veder crescere il territorio e per aprirlo a investimenti e sviluppo, anche per i piani di sfruttamento di tutti i beni immobili in “pancia” alla Fondazione. Certamente la Fondazione non ha la struttura e l’esperienza per gestire un aeroporto, ma essere pontiere nella fase della gestione della gara pubblica, a più voci invocata, prima fra tutti ANAC, è un ruolo da head player che può ricoprire.

Quindi la non notizia è che SAVE si scagli contro la Fondazione.

SAVE, con il proprio comunicato, cerca di mettere scompiglio nei soci presenti in Aerogest, ma crediamo che il Presidente Riello sarà in grado di contenere e rassicurare gli stessi, oltre che i Veronesi e tutti i fruitori del Catullo e di Montichiari, rispetto a quanto emerso dalla decisione di ANAC, guidando fuori dal pantano il Catullo, senza consegnarlo a chi fino ad oggi non ha dato seguito a quanto promesso con l’ingresso in società.

La vera notizia è che SAVE non ha possibilità di rispondere, argomentando, a tutta l’inchiesta da noi mossa, poiché è evidente e non smontabile, ogni rilievo mosso.

A SAVE, pronta a minimizzare, ironizzando, sia gli interlocutori che i contenuti, proponiamo il nostro spazio per una dettagliata replica ai seguenti quesiti:

  • dal 2014 ad oggi quanti soldi sono stati investiti nel Catullo e in Montichiari, al netto del versamento dell’importo per acquistare le quote?
  • quanto ha incassato il Catullo con le tariffe approvate e relativo al contratto di programma sui promessi e non eseguiti investimenti previsti?
  • quali vettori, non low cost, e non charter, ha portato SAVE che siano “basati a Verona” e con quali contratti di incentivazione?
  • quali investimenti sono previsti per il 2018, e quali gare sono state indette?
  • quale sviluppo è stato prescelto per il terminal passeggeri di Verona?
  • quali vettori cargo, Poste Italiane a parte, sono “basati a Montichiari”, e con quali prospettive di sviluppo?
  • e’ vero che con DHL c’era un pre-accordo per insediare la propria sede operativa del sud Europa a Montichiari?
  • quali investimenti di sviluppo delle strutture di Montichiari sono in programma?
  • il volume dei passeggeri, al netto di Ryanair che sappiamo essere non stabili, è cresciuto negli ultimi 4 anni di quanto?
  • la gestione degli accordi per nuove rotte è gestita da SAVE o dal Catullo?
  • quali sono i nuovi voli programmati la stagione estiva 2018 rispetto al 2017?

Attendiamo fiduciosi le risposte, o il sospetto del silenzio procrastinato sarà fondamento della certezza di quanto pubblicato.

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

2 COMMENTI

  1. due dati da assaeroporti pubblicati oggi per il mese di Febbraio:
    TREVISO 235.851 passeggeri +27,2% (+16,7% internazionali)
    VERONA 174.543 passeggeri +8,1% (+3,7% internazionali di cui -5,6% UE)

  2. Come volevasi dimostrare: Treviso cresce, Verona sta ferma. Tristissimo che qualcuno, in comune a Verona, balbetti difronte allo sfascio del Catullo (vd Bertacco) o continui (Sindaco) ad insultare chi esercita il proprio diritto-dovere di denuncia dello stato fallimentare in cui l’aeroporto si trova e se ne preoccupa . Intanto Venexia si prende un altro volo intercontinentale con Chicago, mentre dal Catullo, neanche Parigi.
    Penso sarebbe opportuno abbandonare i linguaggi da campagna elettorale e di lotta tra partiti e condurre alla luce del sole tutto il problema nel suo insieme; invece si fa salotto senza informare l’opinione pubblica e questo è troppo grave per essere ancora tollerato. Non è bastato lo sconquasso elettorale dl 4 marzo.
    Cari rappresentanti politici, parlate al popolo finalmente; apritevi alla società civile; smettetela di parlarvi solo tra voi.

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