Aeroporto Catullo – I Barbari in colletto bianco

 
 

Attila gli fa na p…

L’assenza delle istituzioni e l’imbarbarimemto della politica locale, quando l’ex Sindaco di Villafranca ammette di aver dichiarato il falso all’ANAC…

Ieri abbiamo fatto il pieno con articoli sulla questione della deliberazione della Corte dei Conti n. 364/2018/PRSE nella quale interviene sulle controdeduzioni del Comune di Villafranca di Verona a riscontro delle risultanze istruttorie di A.N.A.C., ripresa anche da Bertucco che batte un colpo.

I magistrati contabili dichiarano che “le controdeduzioni del Comune di Villafranca di Verona (VR), a riscontro delle risultanze istruttorie di A.N.A.C., contenute nella delibera testè citata, ritiene (la Corte – ndr) di dover sottolineare l’assoluta non veridicità delle dichiarazioni del Comune relative alla cessione della quota di proprietà della Società Valerio Catullo S.p.a., la quale sarebbe stata effettuata, a suo dire (del Sindaco – ndr), tramite trattativa diretta in ottemperanza ai richiami della Corte dei Conti del Veneto alla alienazione delle azioni di proprietà della Società Catullo, al fine di evitare che la pesante situazione debitoria della Società potesse incidere sui bilanci degli enti locali soci”.

In altre parole, secondo la Corte l’ex Sindaco di Villafranca, ex impiegato selle Poste di Villafranca, Mario Faccioli, ha dichiarato il falso, e lui lo ammette con serenità nell’intervista apparsa sul Corriere dove puntualizza “che era vero che la Corte dei Conti non gli disse come vendere”, ma lui ha comunque ha venduto.

Poco importata che la legge non ammetta ignoranza (almeno quando sei Sindaco della Seconda città del Veronese), ma il nostro ex Sindaco appare completamente sprovveduto e cade nella ragnatela che i soci pubblici, con Arena e Bianchi in testa, gli tendono.

Vende all’amico Marchi direttamente, e lo ammette serenamente come se fosse al di sopra della legge. Parla con il collega giornalista come se stesse al bar sport, e non si preoccupa delle conseguenze che lo aspettano.

Ma a dirla tutta, non abbiamo visto sui giornali locali titoli che evidenzino la grave infrazione legale e contabile che l’ex Sindaco ha compiuto, una verità che chiude il cerchio e ci da una chiarissima fotografia di come siano andata le cose.

L’ingresso di SAVE nella Catullo avviene in modo illecito e truffaldino con l’uso dello strumento del consociativismo che ancora regna a Verona, e con la complicità dell’ex Sindaco di Villafranca che ora viene premiato con la Presidenza della AGSM Engeria, incredibile ma tutto vero.

Adesso siamo curiosi, e molto, di vedere la reazione di Verona Pulita di Croce, suo presidente superiore in AGSM. Probabilmente non tarderà l’arrivo di un avviso di garanzia al Faccioli coinvolto a pieno titolo nella vicenda SAVE- Catullo, e sarebbe più che lecito chiedere allo stesso Faccioli un passo indietro in quanto coinvolto nella brutta storia della svendita della Catullo.

L’assenza dell’istituzione (almeno finora) è evidente, come d’altronde l’imbarbarimemto della Politica locale, che ormai ha superato ogni limite, e sembra quasi che nulla possa fermarla.

L’affare SAVE – Catullo è stato preparato a tavolino con i massimi esponenti della città: l’allora Sindaco Tosi, l’ex Presidente di Confindustria Pedrollo, la Camera di Commercio di Verona, la Provincia di Verona e la Provincia di Trento, le ultime due a breve con una nuova guida.

Tutte queste figure istituzionali hanno violato la legge, e adesso che tutto questo è chiaro ci aspettiamo una decisa reazione della Procura ed il pronunciamento del Ministero, non si può più aspettare.

L’On. Businarolo ha recentemente comunicato che il Ministero si esprimerà in tempi rapidi, proprio per evitare l’ulteriore sputtanamento del territorio.

Il dado è tratto.

 
 

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