Aeroporto Catullo – Dormire nuoce gravemente

 
 

Sta a vedere che…

Ecco il link… https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/19_gennaio_21/toninelli-corda-molle-tram-aeroporto-tav-priorita-bresciane-31432306-1d5a-11e9-bb3d-4c552f39c07c.shtml

A leggerlo c’è da aver paura, il Ministro Toninelli interviene e butta lì una risposta molto sibillina e che preoccupa.

Se fosse vero saremmo morti, SAVE l’avrebbe avuta vinta, e il Catullo si ritroverebbe sotto dimensionato, rispetto a tutto lo sviluppo possibile, e soprattutto dopo aver investito milioni di euro su Brescia ed averlo mantenuto aperto con una perdita costante di 7/8 milioni di euro all’anno.

Avrebbe potuto dire altro, tipo che a Verona va ristabilita la legalità e che l’aeroporto di Brescia insieme a quello di Verona sarebbero andati in gara per lo sviluppo…

Chi ringraziare?

Prima di tutto il Presidente Arena che ha portato SAVE a Verona, proprio per sviluppare Brescia, ovviamente oltre Verona. La lungimiranza nella ricerca del famoso partner industriale per il famoso Polo Aeroportuale del Nord Est eccola servita. Non è possibile pensare che, in quasi 8 anni di presidenza, il buon Arena non sia stato in grado di gestire lo sviluppo di Brescia, dopo che nel 2013, quindi quasi sei anni fa, l’Assemblea aveva approvato un piano di sviluppo che prevedeva investimenti per il rilancio delle due aerostazioni.

L’idea di non fare una gara ad evidenza internazionale per lo sviluppo, ma di cercare un “partner” finanziario del settore è stata sua, tanté che si è fatto autorizzare a cercare il partner tutto da solo, come risulta dai verbali e dalle dichiarazioni di chi partecipò.

Chi trova sulla sua strada incidentalmente? SAVE, ovvero Marchi che ha fatto di tutto per avere Verona e Brescia pur di non fallire con Venezia.

Quindi un bravo al Presidente che addirittura ha dichiarato che Brescia è cresciuta e che sarebbero pronti anche lì gli investimenti.

Non ha mai contestato la circostanza da noi già pubblicata che DHL volesse insediarsi a Brescia ancora nel 2013, e che DHL stessa sapeva in anticipo che SAVE sarebbe entrata a Verona. Se la contestazione dovesse esserci mossa chiederemo le conferme all’AD di DHL Sud Europa, magari andandolo a intervistare a Madrid, partendo dal Catullo.

Poi chi altri dovremmo ringraziare?

Il presidente di Aerogest il buon Riello, che ha sostenuto per tutti questi anni il “partner” finanziario, a cui ha consegnato la gestione e l’ha aiutato a mantenersi in vita nonostante il nulla in cui siamo finiti.

Anche il buon Riello ha riempito le pagine della stampa dei manovratori con dichiarazioni sullo sviluppo, sugli investimenti e sullo 0 spaccato che SAVE ha fatto in quasi cinque anni.

Se solo fossero davvero partiti i cantieri promessi ancora nel 2015, forse oggi parleremmo di qualcosa di diverso.

Chi altri abbiamo in elenco? I fabulous eighteen che sia prima che dopo le elezioni, indipendentemente dal ruolo ricoperto, nulla hanno mosso, nulla hanno contestato, nulla hanno fatto per servire il territorio, fatto salvo sporadicamente qualcuno che ha occupato la scena con delle dichiarazioni rimaste lettera morta.

L’onorevole Businarolo ci spiegherà cosa intende fare davvero il suo collega di partito e Ministro dei Trasporti Toninelli.

Davvero Verona conta così poco politicamente nel panorama italiano?

Davvero in diciotto, diconsi diciotto, non sono in grado di organizzarsi e mettere pressione per ristabilire la legalità restituendo tutta la Catullo al territorio, e per tutta indichiamo le due concessioni di Verona e Brescia?

Dire che si fa sistema con la filiera Comune, Provincia, Regione e Governo centrale non serve solo per la sicurezza, o per il sociale, con la pioggia di quattrini per nuove assunzioni in Polizia Municipale, o la fornitura di Teser, o ancora per sostenere interventi pro vita. Certamente tutti elementi necessari e utili, non li critichiamo, e ne siamo contenti, ma fare sistema e “filiera” vuol dire risolvere anche i problemi come quelli del Catullo, che gli stessi parlamentari non frequentano, preferendo il treno.

C’è ancora SAVE da ringraziare, il buon Marchi che con una manciata di denari si è pappato le due concessioni, ha praticamente chiuso Brescia, tanto è vero che finirà in gara da solo, e ha ridotto il traffico su Verona, che sarà così mantenuto con un massimo di 4 o forse 4 milioni e mezzo di passeggeri.

Grazie per aver deciso di affossare il sistema del Garda, e soprattutto Verona e le città ad essa collegate sulla direttrice Nord – Sud.

Perché non fare una gara per tutto il sistema del Garda?

Perché ad ogni manifestazione d’Interesse per la Catullo, come quella del Fondo Australiano, e altre in passato, si è sempre opposta resistenza?

Perché tutto questo?

Ma dobbiamo proprio fare questa fine?

Noi non lo vogliamo di certo, ne va della nostra città e del nostro territorio.

Ci sembra di essere gli unici a parlare apertamente dell’argomento, mentre gli altri osannano il nulla.

Sappiamo di “dare noia” con le informazioni ed i commenti, e velate minacce mediate da esposti al nostro Ordine professionale ne danno la misura, oltre che le promesse di riduzione della pubblicità che ci permette di pagare i costi di realizzazione del giornale.

…resistiamo e resisteremo fino alla fine, e fino alla fine diremo la nostra nel rispetto di tutti e soprattutto dei lettori.

 
 

3 COMMENTI

  1. C’è ancora una speranza, quella di vedere qualcuno, magari non invischiato in trame da salotto, alzare a testa e guidare la riscossa. Se davvero “spacchettassero” le concessioni cosa ce ne faremmo di una collegamento ferroviario che già è servito dai bus? E come consegneremo la Città, e tutto il territorio a chi verrà dopo di noi, ai nostri figli? Se Brescia sarà messo in gara da solo, oltre alla perdita economica ingentissima, ci sarebbe anche la perdita del traffico al Catullo. Basta che mettano i voli per Roma, piuttosto che per le città europee ed il gioco è fatto.
    Scalzacani al timone!
    Mi scusi Dott. Coratto, ma mancherebbe un riferimento alla Procura Scaligera nei ringraziamenti.

  2. Complimenti per la tua ostinata azione di informazione, che fa sì che ti si possano perdonare anche articoli come questo con ben due refusi.
    Di certo sei/siete tra i pochi che informano correttamente sul come stanno le cose.
    Quando a Settembre sono sbarcato al Catullo, dopo molti anni, credevo di essere nel centro dell’Africa…

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