Acque Veronesi alle ‘prove generali’ del futuro acquedotto per la Bassa

 
 

Acqua di qualità, sicura e controllata; che arriverà da nuovi pozzi in fase di costruzione e da falde che non soffrono l’inquinamento naturale da arsenico.
E’ quella che arriverà nei comuni di Nogara e Gazzo al termine dei lavori avviati in questi giorni da Acque Veronesi.

Il primo di due interventi del valore complessivo di dieci milioni di euro che da qui al 2023 permetteranno di portare l’acqua di rete dove ancora non c’è e qualche migliaio di nuovi allacciamenti in totale sicurezza.

Un progetto quanto mai importante” spiega il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli “perché portiamo l’acquedotto nell’ultima grande zona della provincia ancora scoperta e perché la dorsale Nogara-Gazzo è di fatto il primo tassello del futuro sistema acquedottistico della bassa veronese: un sistema complesso di opere dal valore totale di oltre 45 milioni, 35 comuni collegati mille litri al secondo di portata. Un progetto di cui si è fantasticato per anni e che oggi vede la partenza del primo di tanti cantieri”.

In questa prima fase, che prevede due stralci, che si completeranno nel 2023, verrà realizzato un nuovo sistema acquedottistico a servizio di sette comuni del comprensorio (Isola della Scala, Trevenzuolo, Nogarole Rocca, Erbè, Sorgà, Nogara, Gazzo Veronese) e l’estensione della rete di distribuzione a servizio dei comuni di Nogara e Gazzo, attualmente dotati di condotte posate negli anni ’80 ma mai utilizzate.
Condotte che saranno verificate e messe in pressione da Acque Veronesi: ciò che darà garanzia di tenuta sarà recuperato, il resto sostituito.

Da sinistra: Flavio Pasini (sindaco di Nogara), Roberto Mantovanelli (PresIdente Acque Veronesi) e Stefano Negrini (sindaco di Gazzo Veronese)

L’intervento, il più importante per la parte acquedotto del piano delle opere 2020/2023 di Acque Veronesi, segue la stessa strategia già usata in altri territori che presentavano falde compromesse, nel caso di Nogara e Gazzo per la presenza di inquinanti naturali, come arsenico, ferro, ammoniaca e manganese. “E’ prevista la costruzione di nuovi pozzi da cui preleveremo acqua di qualità da fonti alternative” riprende Mantovanelli “e la trasporteremo nei due comuni attraverso la realizzazione di un sistema di interconnessioni. Un vantaggio non solo sotto un profilo di sicurezza ma anche per la portata, che sarà quintuplicata, passando dagli attuali 10 ai quasi 50 litri al secondo”.

Con lo stralcio appena avviato, valore dell’intervento 3,5 milioni di euro, termine lavori previsto salvo complicazioni a fine anno, Acque Veronesi collegherà un nuovo pozzo dedicato in fase di realizzazione in via Doltra (nel comune di Isola della Scala) alla centrale di Pellegrina che già porta acqua al comune di Nogara.
Un’interconnessione lunga oltre sette chilometri che, insieme al notevole aumento delle portate, permetterà l’allacciamento di circa duemila utenze e l’estensione del servizio in aree del comune di Nogara attualmente scoperte.

Con il terzo stralcio, che partirà l’anno prossimo e si concluderà nel 2023, valore dell’intervento 6,5 milioni di euro, sarà realizzato un nuovo campo pozzi in piena fascia delle risorgive, una delle migliori del territorio veronese, verrà potenziata ulteriormente la distribuzione su Nogara (con interventi sulle strade comunali), verrà realizzata l’interconnessione tra Nogara e il comune di Gazzo Veronese, con la realizzazione di ulteriori nuove condotte e la possibilità di allacciamento per molti altri utenti soprattutto in questa fase nel comune di Gazzo.

Un progetto che è la fotografia del grande lavoro svolto e della forte collaborazione tra il consiglio d’amministrazione e i sindaci, in questo caso della pianura veronese” commenta Mirko Corrà, vicepresidente di Acque Veronesi. “Da ex Sindaco so quanto è importante fare squadra per ottenere il meglio per il nostro territorio e per poter dare risposte concrete ai cittadini, soprattutto su problematiche legate alla salute. Quella svolta è una delle principali progettualità dei prossimi anni, l’avvio di un grande intervento da decine di milioni di euro che una volta completato darà ampie garanzie sia da un punto di vista della qualità dell’acqua erogata, sia da un punto di vista dell’efficienza e della continuità del servizio”.

Un segnale di modernità e sicurezza che otteniamo grazie alla collaborazione con Acque Veronesi e Ato, il consiglio di bacino” aggiunge il sindaco di Nogara, Flavio Pasini, anche presidente della Conferenza dell’ULSS 9 scaligera. “Avere un acquedotto efficiente con acqua di qualità, controllata e sicura è un’esigenza che sentivamo da tantissimi anni. E la cosa più importante è che oggi non abbiamo solo la soluzione di un problema, ma una visione complessiva di un sistema che rappresenta davvero una svolta per i nostri territori. Ci saranno dei momenti, nei prossimi mesi, in cui i cittadini dovranno portare pazienza per i lavori “conclude Pasini “ma siamo certi che il risultato finale sarà notevolmente superiore a qualsiasi disagio”.

Grande soddisfazione arriva anche dal sindaco di Gazzo Veronese, Stefano Negrini: “Perché parliamo di territorio, nel suo complesso” spiega, “di una squadra di amministratori e di tecnici che ha lavorato per molto tempo per ottenere un risultato storico. L’inizio dei cantieri per la realizzazione del nuovo acquedotto è davvero una svolta epocale per chi ha il compito di tutelare la salute pubblica. Quello che sembrava un miraggio oggi diventa realtà: il comune di Gazzo Veronese avrà l’acquedotto e i cittadini avranno la possibilità di allacciarsi alla rete per avere nelle proprie case acqua di qualità e sicura”.

 
 

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