Cdx: “i Cassonetti non sono intelligenti”. AMIA: “E’ l’uso che se ne fa che li qualifica”

 
 

“Sporcizia, immondizie abbandonate per giorni e una generale sensazione di incuria”. È questo lo scenario denunciato in Piazza Garibaldi, nel cuore di San Michele Extra, dal centrodestra cittadino “dove la gestione della raccolta differenziata sta creando disagi e preoccupazioni tra cittadini e commercianti”.

Durante un sopralluogo, i consiglieri circoscrizionali e comunali di Fare con Tosi e Verona Domani segnalano una situazione “che si è ormai trasformata in un problema di salute pubblica”. Dichiarazioni arrivate nel corso di una conferenza stampa organizzata dai consiglieri della Settima Circoscrizione, Simonetta Cavedini (Fare con Tosi) e Alessio Carbon (Verona Domani), insieme ai capigruppo in Consiglio comunale Patrizia Bisinella e Paolo Rossi.

“I residenti lamentano cassonetti stracolmi, rifiuti lasciati in strada e cattivi odori persistenti” – dicono -. Secondo i consiglieri, i cassonetti “intelligenti” si sarebbero rivelati poco funzionali: le aperture ridotte e gli svuotamenti poco frequenti avrebbero reso difficoltoso il corretto conferimento dei rifiuti.

«Il sistema di apertura con tessera non solo crea disagi ai cittadini, ma favorisce l’inciviltà» ha dichiarato Alessio Carbon. «San Michele è un quartiere di passaggio: molti, privi di tessera, o molti abusivi, semplicemente abbandonano i rifiuti a terra. E restano lì per giorni, davanti alle case e ai negozi».

Tra i cassonetti e lungo la piazza sarebbero inoltre comparsi topi e insetti, mentre nella vicina Piazzetta Garibaldi i consiglieri segnalano “una discarica abusiva a cielo aperto”, con sacchetti maleodoranti, bottiglie rotte e rifiuti ingombranti.

«Le segnalazioni dei cittadini sono continue – ha aggiunto Simonetta Cavedini – ma nessuno interviene. Chiediamo un controllo capillare della zona, una pulizia straordinaria immediata e l’aumento dei cestini, oltre che un servizio di raccolta più costante. Non possiamo accettare che un’area centrale del quartiere resti in queste condizioni».

Per i capigruppo Bisinella e Rossi, «la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, in ogni parte della città, mostra di non funzionare». Secondo i due esponenti, «è inaccettabile lasciare San Michele in uno stato di degrado simile, con rifiuti in strada e odori nauseabondi». E aggiungono: «Se questa è la ‘transizione ecologica’, ma con un servizio assolutamente carente dal punto di vista pratico, dopo oltretutto che la Tari a carico dei cittadini è stata aumentata, viene da chiedersi quale sia il senso di spingere per un sistema che è deficitario dalla base e crea più problemi di quanti ne risolva».

La richiesta dei consiglieri è un intervento urgente di pulizia e una revisione complessiva del sistema di raccolta differenziata, “prima che la situazione degeneri ulteriormente”.

A stretto giro arriva poi la replica di AMIA che con una nota precisa:

“Non sono i cassonetti ad essere intelligenti. Come è facile intuire, è semmai l’utilizzo che ciascuno deve farne ad essere più o meno intelligente. La maggior parte dei veronesi lo ha compreso e attua quotidianamente comportamenti corretti, volti a far fare alla città quel salto di qualità nella raccolta differenziata che manca da decenni e che ha purtroppo relegato Verona a fanalino di coda del Veneto, con un aggravio di costi che pesano alla collettività per circa 2 milioni di euro l’anno, anche a fronte del nuovo sistema di tariffazione imposto dalla Regione.

Ciò premesso, Piazza Garibaldi è effettivamente uno dei punti critici. Qui AMIA riscontra molto spesso abbandono di rifiuti, anche ingombranti, e sacchi lasciati fuori dai cassonetti; a terra di postazioni che risultano regolarmente funzionanti e con al loro interno spazio a disposizione. Per limitare i disagi e tutelare il decoro della zona, il recupero di tali rifiuti, è quotidiano: ogni giorno l’area viene ripulita, ogni giorno – o comunque a cadenza regolare – il problema si ripropone. Una situazione osservata speciale frutto di 16 segnalazioni pervenute all’Urp da luglio ad oggi, circa una a settimana, e per cui AMIA ha avviato anche un ulteriore servizio di recupero abbandoni tramite cooperativa.

Questo sarà dunque uno dei punti che i nuovi Ispettori ambientali, in servizio da dicembre, presidieranno. L’obiettivo è informare chi ancora non fosse munito delle credenziali per l’utilizzo corretto dei nuovi cassonetti ad accesso controllato ma anche sanzionare quanti agiscono al di fuori delle regole, creando un disservizio grave alla collettività e impattando sul decoro urbano del quartiere”.