Il Comitato Spontaneo del Quartiere Porto San Pancrazio ha raccolto nei giorni scorsi 551 firme tra i cittadini per chiedere l’annullamento del contributo consortile di bonifica e la modifica del Piano di Classificazione e Contribuzione del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
La petizione si basa su quanto stabilito dall’art. 37, comma 2, della Legge Regionale Veneto n. 12/2009, che esclude dalla contribuzione gli immobili allacciati alla rete fognaria pubblica, in quanto non soggetti ad alcun beneficio diretto, specifico o di valorizzazione derivante dalle opere consortili. Tale principio è stato confermato dalla DGRV n. 1150/2023 – Allegato A, che ribadisce l’esclusione per tutte le unità immobiliari servite da Acque Veronesi e non collegate ai canali consortili.
Nel quartiere di Porto San Pancrazio, sia le acque reflue sia quelle meteoriche confluiscono esclusivamente nella rete fognaria pubblica, senza transitare nella Fossa Morandina o in altre opere del Consorzio.
Il Comitato ha già trasmesso ufficialmente la richiesta:
- al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia,
- al Sindaco di Verona Damiano Tommasi,
- e al Presidente della 7ª Circoscrizione.
“Più di cinquecento cittadini hanno firmato perché pagare un contributo per un servizio non ricevuto è una forma di iniquità inaccettabile,” dichiara il Comitato. “Siamo certi che Regione e Comune sapranno ascoltare la voce di chi vive il quartiere ogni giorno.”