A Borgo Santa Croce catturati tre cinghiali con i “pig brig”

 
 

Nelle scorse settimane gli agenti della Polizia Provinciale, con alcuni collaboratori autorizzati, hanno catturato tre cinghiali nelle campagne limitrofe a Borgo Santa Croce, nel capoluogo scaligero.

Sono stati utilizzati i “pig brig”, recinti mobili in grado di intrappolare fino a un intero branco per volta. Strumenti adottati dalla Provincia un anno fa, grazie a un contributo della Regione del Veneto per contrastare la diffusione della peste suina africana.
L’impianto, costituito da una rete circolare di sei metri di diametro, è rimasto in funzione ancora per alcuni giorni dopo la prima cattura, al fine di verificare la presenza di altri ungulati nella zona.

“Non abbiamo individuato altri esemplari – spiega il Comandante Damiano Cappellari – e non abbiamo ricevuto nuove segnalazioni di presenza di cinghiali nel quartiere. Riteniamo dunque di aver catturato gli animali avvistati a marzo e filmati dai colleghi della Polizia Locale”.

Per il posizionamento delle reti, gli agenti del Comando di via San Giacomo hanno effettuato diversi sopralluoghi per individuare i probabili tracciati (cosiddetti trottoi) di passaggio abituale degli animali.

“Ad oggi le tracce sono scomparse – aggiunge il Vicepresidente con delega alla Polizia Provinciale, Michele Taioli – ma stiamo mantenendo in efficienza le reti, pronti a posizionarle nuovamente nel caso di ulteriori segnalazioni. Ipotesi da non scartare a priori, soprattutto se nel quartiere vi fossero cibo o rifiuti facilmente disponibili e in grado di attirare i cinghiali. Il consiglio del nostro Comando è sempre lo stesso e vale anche per gli altri selvatici: una gestione il più corretta possibile dei rifiuti da parte di tutti noi cittadini permette di contenere in maniera significativa l’interesse degli animali a frequentare le aree urbane. Se si ripresentano, comunque, in quel quartiere o in altri, siamo pronti a intervenire nuovamente”.