8€ (12-17 anni) e 15€ (dai 18 in sù). Dai “nuovi” tamponi a pagamento al BOOM vaccinale

 
 

È attivo da oggi anche nelle farmacie di Verona e provincia il nuovo protocollo ministeriale ratificato nelle scorse ore dalla Regione Veneto che sancisce la variazione degli importi per i test anti-genici rapidi con certificazione effettuati in farmacia, scesi a 8 euro per il ragazzi tra i 12 e i 17 anni e a 15 euro per tutta la popolazione a partire dai 18 anni di età.
L’attuale protocollo sui costi alla popolazione dei test antigenici rapidi in farmacia rimarrà in vigore, salvo ulteriori modifiche, fino al 30 settembre.

Sempre da oggi anche le Aziende sanitarie faranno pagare i test antigenici rapidi secondo le modalità sopra esposte a partire dai 12 anni (salvo alcune categorie, ad esempio operatori e fruitori dei centri estivi, per cui è prevista l’esenzione).
I soggetti non ricompresi nel Protocollo Nazionale che faranno richiesta di test antigenico rapido in farmacia, come i cittadini stranieri e, ad oggi, gli under 12, sosterranno il costo di 22 euro, secondo i criteri e le modalità del protocollo veneto che rimane quindi in vigore per le categorie attualmente escluse da quello nazionale.

Le farmacie territoriali, come sempre hanno fatto da inizio emergenza, rispondono positivamente alle richieste del Governo per il contenimento della pandemia da Covid 19 – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona -. La necessità di un monitoraggio ampio e costante viene evidenziata anche dal nuovo report di Azienda Zero che vede una vera impennata di tamponi rapidi eseguiti nelle 143 farmacie scaligere che effettuano il servizio: 11.453 solo nei primi sei giorni di agosto (a luglio erano stati in tutto 42.627). Da inizio anno nella sola provincia di Verona sono stati 3.172 i cittadini positivi asintomatici intercettati dalle farmacie territoriali, quasi un terzo del dato veneto che supera di poco i 10.000 contagiati individuati in farmacia, su un totale di 150.000 test effettuati a Verona e quasi 588.000 in tutto il Veneto. Dati alla mano la provincia veronese risulta di gran lunga in testa al report veneto sia per quanto riguarda i test antigenici rapidi effettuati in farmacia sia per il numero di soggetti positivi, immediatamente segnalati come da prassi, alla Sanità regionale con evidente tutela per l’intera comunità. Questo confortante dato va a sommarsi all’eclatante aumento di vaccinazioni eseguite (+380% tra la prima e la seconda settimana di campagna vaccinale nelle farmacie veronesi), al numero di prenotazioni vaccinali presso gli Hub (quasi 36.700 a fine giugno 2021) il cui numero certifica l’impegno verso anziani e fragili supportato dai tanti Green pass stampati in farmacia. I farmacisti veronesi – conclude Padovani – sono certamente in prima linea nell’affermazione della medicina territoriale in questo momento difficile, nella speranza che si veda presto la luce alla fine del tunnel”.

 
 

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