LETTERE ALLA REDAZIONE
Il vento razzista Salviniano ci ha messo poco ad arrivare anche a Verona. Il via libera al Daspo da parte della Commissione sicurezza sembra essere il primo provvedimento della nostra Amministrazione Comunale in questa direzione. Il Daspo è uno strumento a tutela dei soggetti più deboli con l’allontanamento da zone a servizio della comunità di “persone moleste”. Non stiamo parlando né di crimini né di delinquenti, ma persone borderline che spesso hanno bisogno di aiuto sociale.
Ho il più che legittimo sospetto tuttavia che verrà utilizzato come sistema di allontanamento di categorie di cittadini poco gradite.
Mentre la deriva di intolleranza sociale e razzista viene giornalmente aizzata dal Ministro dell’Interno della Lega, ho anche appreso dai giornali che l’Assessore Polato vuole incontrare Salvini perché appoggi la richiesta di dotare di taser la polizia locale. Ma sappiamo cos’è il taser? Wikipedia lo spiega:
“Il taser ….è un dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell’elettricità per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In italiano è anche nota come “pistola elettrica”, “storditore elettrico” o “dissuasore elettrico”.
È stata inserita dall’ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty International l’arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.”
E con questo mi sembra che siano chiare le finalità con cui improvvisamente la commissione ha approvato all’unanimità la proposta del Daspo.
Chiederò quindi, al Consiglio Comunale, di valutare bene l’approvazione di tale strumento e soprattutto le conseguenze che si andranno a affrontare utilizzando la “pistola elettrica” verso individui poco graditi e lasciando alla polizia locale l’uso di tale strumento verso categorie non ben definite di persone.
Giorgio Pasetto