Una amichevole proposta d’ampliamento per Castelvecchio

 
 

Dagli “Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d’Arte di Verona” arriva “Fantasie per Castelvecchio. Una proposta per l’ampliamento del museo civico”, volume che sarà presentato a tutti i veronesi che vorranno partecipare sabato 6 ottobre, alle ore 10, in sala convegni dell’associazione M15 (via Santa Teresa, 2 – ex-Magazzini Generali): interverranno Francesco Monicelli, Stefano Dindo e Alberto Vignolo (quest’ultimo curatore del testo insieme a Maurizio Cossato) e sarà distribuita una copia della pubblicazione.

Fin dalla fondazione, nel 1991, l’associazione Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d’Arte di Verona ha a cuore la sopravvivenza e lo sviluppo del principale museo scaligero, tanto che, negli anni, in sintonia con l’amministrazione comunale e con la direzione dei musei, ha promosso e finanziato il recupero della torre di nord-est, della torre dell’orologio, l’apertura al pubblico di parte dei camminamenti di ronda.

Oggi l’associazione ritiene necessario un nuovo balzo in avanti per garantire ai grandi flussi turistici e ai cittadini una adeguata accoglienza, accessibilità e fruizione per i disabili, aree per la didattica e spazi ricreativi aperti a tutti: requisiti indispensabili per un museo al passo con i tempi, letto come rappresentazione dell’identità collettiva di una città e uno dei principali “biglietti da visita”. In questa prospettiva gli Amici dei Civici Musei d’Arte di Verona hanno promosso e sostenuto la pubblicazione, partendo dall’esame delle planimetrie del castello, dalle quali si evince che la superficie occupata dal Circolo Unificato dell’Esercito, per quanto concerne il piano terra, è superiore a quella occupata dal museo.

Quando Castelvecchio fu messo a disposizione del Comune di Verona da parte dello Stato, nel 1928, nel relativo atto si scrisse che veniva trasferito al Comune stesso l’uso dell’intero castello, salvo consentire la permanenza in via transitoria al Circolo Ufficiali, fino a che il Comune non fosse riuscito a trovare una sistemazione alternativa idonea. Gli Amici osservano che, trascorsi da allora,90 anni,

a) lo sviluppo del Museo di Castelvecchio risulta limitato, mancando ulteriori spazi fruibili per realizzare i servizi museali sopracitati, oggi indispensabili;

b) il Circolo Unificato, invece, può essere trasferito in altra sede adeguata, ove può svolgere le sue funzioni in modo altrettanto soddisfacente;

c) il castello recupererebbe la sua unità storico-architettonica e consentirebbe ai turisti e ai cittadini l’uso anche di tutti gli spazi interni ed esterni.

In sostanza, mentre il Circolo unificato potrebbe continuare la sua attività in altro luogo, non può dirsi la stessa cosa per il museo, il cui ampliamento renderebbe la città mèta sempre più appetibile per il turismo nazionale e internazionale, aumentando l’offerta culturale e l’indotto che comporta. L’incontro del 6 ottobre mette sul tavolo la proposta.

Gli Amici dei Civici Musei d’Arte di Verona hanno realizzato sul tema un videoclip visibile su https://www.youtube.com/watch?v=Kneooe1e88M

 

 

 

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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