Meno parti cesarei, maggior utilizzo dell’anestesia durante il travaglio, sostegno all’allattamento esclusivo al seno. Va in questa direzione l’assistenza ostetrica che viene fornita nei punti nascita di Verona e provincia, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per un parto che sia il più naturale possibile e contro l’eccessiva medicalizzazione degli ultimi anni.
La donna deve vivere l’esperienza positiva del parto. Per farlo, la futura mamma, e più in generale la coppia, deve disporre delle informazioni utili per riflettere sul tipo di assistenza ostetrica desiderata e per scegliere il luogo del parto.
Tutte le informazioni, sugli ospedali amici dei bambini nel veronese e sui servizi garanti alle neomamme e ai neonati, sono raccolte sul nuovo opuscolo “Ad ogni donna il suo parto”. Lo strumento informativo è realizzato da AIED- Associazione Italiana Educazione Demografica con Il Melograno- Centri informazione maternità e nascite.
La pubblicazione, oltre a fornire informazioni a supporto delle donne, fotografa nel dettaglio le nascite negli ospedali veronesi. Tra i dati di rilievo del 2017, il tasso di natalità dell’1,39 per donna, e il 30 per cento delle partorienti di nazionalità straniera.
L’opuscolo, realizzato con la collaborazione di Comune, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, ULSS 9 Scaligera e una rete di operatori del settore, è stato presentato oggi in municipio dall’assessore alle Pari opportunità Francesca Briani.
“Uno strumento davvero utile per le donne e in particolare le future mamme – ha detto l’assessore Briani -, in linea con le azioni che il Comune porta avanti a sostegno della maternità e della famiglia”.